City Hall di Robert Rotenberg, Giano 2009.

Kevin Brace è il conduttore di un celebre programma radiofonico di Toronto, Gurdial Singh un ex capotreno delle Indian Railways emigrato in Canada che tutte le mattine presto porta un giornale agli abbonati. I due si incontrano come sempre nel vestibolo della casa, ma questa volta Kevin ha qualcosa di rosso sui polpastrelli e sussurra “L’ho uccisa”. Ed in effetti la moglie, Katherine Torn, giace accoltellata nella vasca del bagno.

Altri personaggi: agente Daniel Kennicott, sfigato fradicio con genitori morti per un incidente automobilistico e suo fratello Michael ucciso; detective Ari Greene che vive con il padre; agente Nora Bering; Awotwe Amankwath, divorziato giornalista abita con la sorella in attesa di un bel colpo fortunato; Albert Fernandez lavora in procura ed è sposato con la bella Marissa;  Nancy Parish, pure questa divorziata, avvocato difensore di Kevin; Jo Summers, nuovo sostituto  procuratore e…e tanto basta.

La vicenda si svolge attraverso il passaggio da un personaggio all’altro senza perdere i fili della costruzione, mettendo lentamente in luce gli elementi che in qualche modo sono in relazione tra loro. E dunque le storie degli uomini con i loro ricordi (tassello dopo tassello), le loro provenienze, i sogni, le aspirazioni, gli amori (ne scoprirete delle belle), le manie intersecate con le varie fasi delle indagini e del processo, le tattiche dell’accusa e della difesa (si avverte che l’autore è un avvocato). Nel mezzo Toronto, una città caotica e violenta (“Questa città sta andando a puttane, e lo sai anche tu. Lo vediamo ogni giorno in tribunale, tra pistole, bande criminali e compagnia cantante” dichiara un personaggio non indicato)  in continua evoluzione (difficile trovare un parcheggio), tutta presa dalle partite dei Leafs (hokey)  che riescono a vincere la Stanley Cup. E da una parte il nostro Kevin tra le sbarre che si ostina a dichiararsi colpevole…

Scrittura pulita, sicura, senza un briciolo di autocompiacimento, psicologia convincente senza cadere nell’assillo, caratteri ben definiti e una lettura che fila via liscia che è un piacere (anche merito di una bella traduzione). Omissioni al punto giusto per mantenere alta la curiosità del lettore, finale ben congegnato con il gusto in bocca del dubbio. Ottimo.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it