Il corpo del reato (The Devil’s Bones, 2008) è il nuovo romanzo di Jefferson Bass approdato in questi giorni sugli scaffali delle librerie ed è il terzo della serie Body Farm. I due precedenti sono Rigor mortis (Carved in bone) e Anatomia di un omicidio  (Flesh and Bone) entrambi pubblicati dalla Editrice Nord.

E’ noto che Jefferson Bass è lo pseudonimo usato per scrivere romanzi da un antropologo, William M. Bass e da un giornalista,  Jon Jefferson, così  dall’unione dei due nomi è nato appunto questo pseudonimo ormai famoso in tutto il mondo.

La Editrice Nord ha anche pubblicato, nel 2004, l’interessante saggio La vera fabbrica dei corpi dove si narra la vita di Bill Bass e tutta la sua opera nel campo della antropologia forense studiando per un lunghissimo periodo quanto avveniva in un corpo umano dopo la morte e in diversissime situazioni. A questo è seguito Uomini e ossa del 2008.

I due autori rifacendosi a casi realmente successi, hanno deciso di scrivere una serie di romanzi che hanno come protagonista Bill Brockton un antropologo forense che di volta in volta si troverà ad affrontare casi estremamente difficili. Hanno saputo delineare un protagonista profondamente autentico e credibile, proprio perchè è il ritratto del suo autore.

Con Il corpo del reato, si rifà vivo, in quanto è evaso,  un personaggio assolutamente negativo, quell’ex medico legale, Garland Hamilton  che ha ucciso la sua amante e cercato di mandare in prigione proprio Bill Brockton.

Contemporaneamente Brockton si trova alle prese con un altro assassinio: una donna morta carbonizzata dentro a un auto. Si sospetta del marito che dice di avere un alibi di ferro. Ma Brockton “sa” che è stato proprio il marito ad ucciderla.

la “quarta”:

Bill Brockton è abituato a frequentare le aule di tribunale: come antropologo fo­rense e direttore della Fabbrica dei Corpi - il rivoluzionario laboratorio a cielo aperto dove si studia la decom­posizione dei cadaveri -, le sue testi­monianze sono sempre preziose e tal­volta risolutive. Però quello che si do­vrebbe celebrare a Knoxville si sta tra­sformando, per lui, in qualcosa di più di un processo per omicidio: sta diven­tando un vero incubo. Perché l'imputa­to, Garland Hamilton, è l'ex medico le­gale che ha cercato di incastrarlo dopo aver brutalmente ucciso la sua amante. E soprattutto perché Hamilton è riusci­to a evadere e ora la polizia teme che voglia vendicarsi dell'uomo che lo ha mandato in prigione... Nel frattempo, però, Brockton è co­stretto a concentrarsi su un nuovo ca­so: il ritrovamento del cadavere carbo­nizzato di una donna all'interno di un'auto. I sospetti si appuntano subito sul marito della vittima, il quale tuttavia ha un alibi apparentemente inattacca­bile: al momento dell'incendio, infatti, si trovava molto lontano, a Las Vegas. Ma Brockton non si dà per vinto e riesce a dimostrare che il fuoco è stato appic­cato quando la donna era già morta da diverso tempo. Eppure qualcosa non torna...

Convinto che la scienza sia una delle armi più potenti per giungere alla veri­tà, soprattutto se qualche criminale cerca in ogni modo di occultarla, Brockton si dovrà spingere al limite della propria resistenza fisica, emotiva e mentale per risolvere l'enigma. E per sfuggire a un uomo che ha come unico obiettivo quello di ucciderlo...

Jefferson Bass, Il corpo del reato (The Devil’s Bones, 2008)

Traduzione Mara Dompè, Editrice Nord, collana Narrativa 395, pagg. 319, euro 18,60

ISBN 978-88-429-1626-0