E’ in libreria dallo scorso mese un nuovo numero della collana “I bassotti” della Polillo Editore. Si tratta di un romanzo inedito per l’Italia dal titolo Caffè al veleno a Piccadilly (The Piccadilly Murder, 1929) dello scrittore inglese Anthony Berkeley autore che già conosciamo e che è già apparso in questa collana.

Ecco quanto riporta la quarta:

È un normale pomeriggio londinese quando Ambrose Chitterwick si ferma per un drink al lussuoso Piccadilly Palace Hotel. Nel salone affollato nota una signora di circa sessant’anni intenta a discutere animatamente con un giovanotto, forse il nipote. Incuriosito, osserva la scena, ma il suo interesse viene avvertito dall’uomo, che lo guarda con palese irritazione; per fortuna di Chitterwick, l’arrivo di una telefonata inaspettata, che gli fa lasciare il salone, lo salva da una situazione spiacevole. Quando rientra, poco dopo, l’uomo non c’è più e la donna sembra essersi addormentata davanti al suo caffè. Con un certo imbarazzo, Chitterwick si alza per andare a svegliarla, ma lo attende una macabra scoperta: la signora è passata a miglior vita. Il medico, accorso d’urgenza, trova nel pugno chiuso della morta una fialetta vuota di acido prussico. Suicidio? Chitterwick, che aveva visto il giovane armeggiare con la tazzina del caffè mentre la sua compagna era distratta, non è di questo avviso e chiede all’amico Moresby, ispettore capo di Scotland Yard, di svolgere delle indagini. La sua testimonianza conduce agevolmente all’arresto dell’uomo… ma è proprio sicuro di aver visto giusto? Incalzato dalla moglie del presunto assassino, Chitterwick dovrà ripassare al vaglio tutte le sue certezze, con esiti insospettabili. Già, perché in questo mystery del 1929, finora inedito in Italia, nulla è ciò che sembra.

Ed ecco sinteticamente i dati dell’autore:

Anthony Berkeley Cox (1893-1971), nome completo dell’inglese Anthony Berkeley, dopo un inizio come giornalista e scrittore umoristico, esordì nella narrativa poliziesca nel 1925 con The Layton Court Murder (Delitto a porte chiuse), un omaggio al padre, grande appassionato di gialli. Il suo personaggio per eccellenza è il detective dilettante Roger Sheringham, che comparirà in dieci romanzi e due racconti, il più famoso dei quali è The Avenging Chance (1925, Il caso vendicatore) che fornì lo spunto per il celeberrimo The Poisoned Chocolates Case (1929, Il caso dei cioccolatini avvelenati — I bassotti n. 5). Tra i romanzi più significativi vanno ricordati The Second Shot (1930) e Trial and Error (1937). Di grandissima importanza sono poi le opere firmate come Francis Iles. Malice Aforethought (1931, L’omicidio è un affare serio — I bassotti n. 14) e Before the Fact (1932, Il sospetto, da cui Hitchcock trasse l’omonimo film) introdussero un taglio molto più moderno nella letteratura gialla. Nel 1939, dopo la pubblicazione di As for the Woman, l’autore cessò la sua attività letteraria, limitandosi a quella di critico per il Sunday Times. Il motivo della sua decisione non fu mai chiarito, anche se all’epoca si parlò di un’eredità. Del resto lui l’aveva sempre detto: «Quando troverò qualcosa che mi renderà di più delle detective stories, mi dedicherò a quello».

Anthony Berkeley, Caffe al veleno a Piccadilly (The Piccadilly Murder, 1929)

Traduzione Dario Pratesi, Marco Polillo Editore, collana I bassotti 85, pagg. 286, euro 13,90

ISBN 978-88-8154-356-4