Sopravvissuti al grande caldo e al grande rientro, nelle librerie, dal 26 di agosto, avremo il piacere di trovare un nuovo romanzo di Ian Rankin che con il titolo Un colpo perfetto (Doors Open, 2008) ci presenta una avventura dove però vi saranno nuovi protagonisti, in quanto una volta tanto l’autore ha “lasciato” a riposare l’ispettore Rebus a godersi forse la pensione. L’ultima indagine di questo protagonista l’abbiamo letta in Partitura finale pubblicata nel corso del 2009.

Protagonista della vicenda è Mike Mackenzie, vive a Edimburgo, non ha ancora compiuto quarant’anni ed è già, praticamente, in pensione in quanto ha ceduto la sua fiorente ditta di software e il ricavato, diviso con il socio, gli permette di vivere alla grande.

E’ diventato un collezionista di quadri, frequentando aste e musei. In queste frequentazioni ha fatto amicizia con Allan Cruikshank un funzionario di banca e Robert Gissing il preside dell’Accademia di Belle Arti, che entro breve tempo andrà in pensione.

Parlando di arte il loro discorso cade sulle centinaia di opere che giacciono nei magazzini dei musei e non verranno mai esposti per mancanza di spazio, passando poi all’ipotesi di dare “liberta” a queste opere. Un discutere tra amici sul sistema migliore per “prendere” questi quadri e piano piano i tre amici dalla teoria cercheranno di passare alla pratica studiando un piano lungamente elaborato proprio da Gissing. Un piano semplice e all’apparenza geniale: creare delle perfette copie dei quadri da “prendere” sostituirle agli originali durante la giornata dei “musei aperti”.

Ma per attuare il colpo si devono trovare altri collaboratori: un pittore in grado di fare le copie dei quadri e un malvivente in grado di fornire appoggio logistico (armi, auto rubate ecc.).

Il malvivente contattato è Chib Calloway, ma i tre amici non sanno che Calloway ha pressanti problemi con una banda di norvegesi ed è discretamente controllato dalla polizia.

Così i protagonisti entreranno in un gioco pesante e molto pericoloso dove la violenza e i ricatti sono la norma.

L’autore:

Ian Rankin è nato nel 1960 a Cardenden, in Scozia,  attualmente a Edimburgo con la moglie e i due figli, dopo aver vissuto alcuni anni in Francia. Si è laureato in letteratura inglese all'Università di Edimburgo. Sin da ragazzo era un appassionato lettore di narrativa criminale, così durante gli studi universitari prese a scrivere, mentre per mantenersi svolgeva i più disparati lavori come: porcaro, vendemmiatore, esattore, giornalista e musicista punk.

Nel 1990 gli viene pubblicato il suo primo romanzo (The Flood) e da quel momento diventa uno scrittore a tempo pieno.

Il protagonista John Rebus, è un poliziotto irascibile, testardo, solitario, dolorosamente umano. Tanto complesso da ispirare un'intera serie di romanzi al suo autore e con il passare degli anni quei romanzi sono diventati dei classici, creando un ritratto di Edimburgo e dei suoi abitanti che trascende la semplice ambientazione thriller. Tra i libri dell'ispettore Rebus, Longanesi ha pubblicato: Anime morte, Cerchi e croci, Morte grezza, Dietro la nebbia, Fine partita, Casi sepolti, vincitore dell'Edgar Award 2004 come miglior romanzo, Una questione di sangue (anche in edizione TEA), Indagini incrociate, Dietro quel delitto e Partitura finale.

Per la presentazione di questo volume l'autore sarà presente a Milano (8 settembre) e a Mantova in occasione del Festivaletteratura (9-11 settembre 2010).

un brano:

"A pochi metri di distanza c’era la porta aperta, e varcata quella il mondo esterno, misteriosamente estraneo a qualsiasi cosa accadesse nella sala da snooker abbandonata. Due uomini corpulenti stavano accasciati a terra nel sangue; altre quattro persone erano immobilizzate con le mani legate dietro la schiena e i piedi alle sedie. Un uomo si trascinava verso l’uscita, teso per lo sforzo: la sua ragazza gli lanciò urla di incoraggiamento finché il tizio di nome Hate non fece un passo avanti e, sbattuta di schianto la porta in faccia a tutte le loro speranze, riportò la sedia e il suo occupante in fila con le altre.

«Ora vi ammazzo tutti», latrò poi, il viso striato dal suo stesso sangue. Mike Mackenzie lo prese subito in parola: che altro mai poteva fare, uno che portava il nome dell’odio? Poi seguitò a fissare la porta, rammentandosi che quella catena di eventi era iniziata, in tutta innocenza, a una festa. Tra amici."

la “quarta”:

È sempre stato l’uomo giusto al momento giusto. A soli trentasette anni, Mike MacKenzie, un collezionista di opere d’arte che ha fatto soldi a palate vendendo software, ha ottenuto tutto dalla vita, ma i panni dell’uomo che non ha più nulla da chiedere gli stanno stretti: ha bisogno di una sfida, di qualcosa che gli faccia provare nuove emozioni. E così, insieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca col pallino della pittura e un burbero docente, preside dell’Accademia di Belle Arti, decide di tentare il colpo del secolo alla National Gallery di Edimburgo. L’idea è semplice ma geniale: penetrare nel magazzino in cui sono conservate le opere delle pinacoteche e dei musei di Edimburgo che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con le loro copie perfette e quindi trafugare il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell’inganno. Non lo fanno per denaro: vogliono solo rimettere in libertà qualche opera ingiustamente condannata alla solitudine di un caveau. All’inizio tutto sembra filare liscio, ma le cose si complicano quando entra in gioco un quarto uomo: Chib Calloway, astuto e rozzo malvivente pronto a tutto pur di saldare un pesante debito d’affari con la mala norvegese. E improvvisamente la vita dei protagonisti entra in una crudele spirale di violenza e ricatti incrociati. Dalla penna del re del giallo scozzese, una storia carica di tensione che esplora il sottile confine tra normalità e perversione.

Ian Rankin, Un colpo perfetto (Doors Open, 2008)

Traduzione Isabella Zani, Longanesi, collana La Gaja Scienza 951, pagg. 377, euro 18,60

ISBN 978-88-304-2693-1