1. Inizio in medias res

Walter Andrew Bowman Perry.

È da qui, da questo semplice nome che potremmo iniziare a raccontare la nostra storia. Un omicidio efferato, balzato alla cronaca mondiale in un lontano giorno del 1954. Scenario: Christchurch, Nuova Zelanda. Innumerevoli gli attori coinvolti e per raccontare (e analizzare) questa vicenda con un certo ordine facciamo nostra una delle tecniche della narrazione che aiutano a catturare l'attenzione del lettore. Iniziando quindi in medias res, ci imbattiamo in un uomo, baffi neri folti e curati, sguardo diretto e l'espressione indecifrabile di chi sa di trovarsi in una situazione difficile: Walter Perry, appunto. In questo momento ci fissa, o meglio, fissa la persona che rappresenta il nostro punto di vista, e abbassa lo sguardo. Ci sono delle spiegazioni da fornire, ma è chiaro che non sarà lui a doversi occupare di questo. Quel compito spetta alla donna che è al suo fianco, sotto le lenzuola di un letto che se potesse parlare racconterebbe minuti di passione, minuti di tradimento. Minuti che in qualche modo anticipano cambiamenti importanti, cambiamenti che noi, sempre nei panni della persona che sta osservando dalla soglia della camera da letto, una mano stretta attorno alla maniglia fredda, denti serrati e labbra strette ed esangui, non siamo pronti ad affrontare.

Walter Perry è l'ago della bilancia di questa storia?

Walter Perry è la boa attorno alla quale l'esistenza di tante persone ruota?

Scendendo di corsa dal letto, Hilda Marion, la donna che si è abbandonata tra le braccia di questo uomo, cercherà di spiegare. Cercherà di illuminare le zone d'ombra che avvolgono quella scena, di fare chiarezza sull'ennesimo cambiamento che tutto quello preannuncia.

Ma la persona che ha davanti, e che adesso, discretamente, osserviamo da qualche passo di distanza, non vuole ascoltare.

Davanti ha l'ennesimo frammento di una vita che non riesce a comporre. Ha la certezza che la stabilità degli ultimi mesi sta per terminare. Le promesse fatte verranno infrante. Promesse che per lei erano uno scoglio al quale potersi aggrappare. E il cambiamento è qualcosa che questa persona non riesce più a tollerare.

La donna adesso la guarda allontanarsi di corsa lungo il corridoio dell'immensa villa. Alle sue spalle, l'uomo, Walter Perry, si passa due dita sui folti baffi, poi inizia a vestirsi. Forse è meglio togliere il disturbo.

Hilda Marion Hulme sta piangendo.

Da qualche parte, nella villa o nei giardini circostanti, anche la giovane sta piangendo.

La ragazza di chiama Juliet Marion Hulme. E sta piangendo proprio come sua madre Hilda.

Walter Perry rimane composto. Si sente complice di un qualcosa d'importante. Sa che la sua presenza tra quelle calde lenzuola porterà tanti cambiamenti. Alcune cose importanti dovranno ancora accadere e lui adesso fa parte del meccanismo. Sa tutto questo, Walter Andrew Bowman Perry. Come sa di amare Hilda.

E proprio questo amore, distorto dal dolore di una mente adolescente, innescherà la tragedia.