3. 1954: cronaca di un omicidio

Nel 1954 Juliet e Pauline hanno 16 anni. La loro amicizia si trascina ormai da diverso tempo, vincendo la resistenza non troppo decisa, forse, delle famiglie.Superano anche l’ennesima malattia, una lunga e dolorosa separazione. Juliet infatti si ammala nuovamente: tubercolosi. Dovrà rimanere in ospedale per diversi mesi, lontano da tutti, anche dall’inseparabile Pauline. Ma loro hanno il quarto mondo, ci sono Gina e Deborah a portare avanti questa relazione. La fantasia delle due ragazze non può essere messa in difficoltà così facilmente. E così le due amiche si scrivono. Lunghissime lettere in cui insistono nella magia di una finzione che per loro oramai ha il sapore genuino del mondo reale. Gina e Deborah ogni giorno raccontano le vicende del loro regno immaginario, tra amori e difficoltà, intrighi e seduzioni. Come è possibile tenere lontane due persone che possono continuare a incontrarsi nel quarto mondo?Superano anche una piccola distrazione che Pauline si concede, se è vero che ha accolto nel proprio letto uno dei giovani a cui la famiglia affittava una stanza di casa.

Un’amicizia come la loro è più forte di ogni altra cosa.

Finché un giorno non entra in scena Walter Andrew Bowman Perry, in Nuova Zelanda per lavoro, ospite della famiglia Hulme. E torniamo all’inizio, siamo nuovamente in medias res.

Non c’è molto da dire su quest’uomo alto dallo sguardo mite e i baffi folti. Non è importante come sia entrato in questa storia, ma lo è il suo ruolo. Quello di amante. Quello di amante di Hilda Hulme, madre di Juliet. È ancora più importante il fatto che tra i due l’amore sia sincero. E che questo amore anticipa il divorzio tra Hilda ed Henry Hulme. L’ultimo passaggio di questa catena di avvenimenti è il nuovo trasferimento della ragazza. Henry Hulme ha infatti deciso che manderà Juliet da alcuni suoi parenti in Sudafrica. Il clima del luogo favorirà la salute della ragazza.

La famiglia si separa nuovamente. Potrebbe essere un trauma per Juliet Marion Hulme, un richiamo a vecchie sofferenze, dolori che sembravano celati dietro promesse e speranze. Ma adesso Juliet è più forte. Adesso ha Pauline, ci sono Gina e Deborah. Il loro mondo immaginario.

Andrò in Sudafrica, accetta. Ma Pauline verrà con me.

Una sola condizione. Tutto il resto è insignificante.

Honora Parker Rieper, madre di Pauline, si oppone.

Mia figlia non va da nessuna parte.

Quello che è successo nei giorni a seguire gli inquirenti lo scopriranno nel dettaglio dai diari di Pauline:

Perché mamma non dovrebbe morire? Dozzine, migliaia di persone muoiono ogni giorno.

E ancora:

Questa mattina mi sono alzata presto e ho aiutato molto la mamma. Debora è passata a trovarmi e insieme abbiamo deciso  di usare un mattone in una calza invece del sacchetto di terra. Abbiamo discusso di nuovo i particolari dell’omicidio.
 Un mattone in una calza. Una pietra rosa come esca, da far cadere davanti alla donna in un sentiero solitario.  Honora Parker che si china per raccogliere la pietra. Inizia Pauline, poi Juliet le toglie il mattone dalle mani e si accanisce anche lei sul corpo della donna, unico ostacolo alla loro felicità. Decine di colpi, sangue ovunque, gemiti che si spengono un poco alla volta. Il corpo che si scuote negli ultimi spasmi nervosi prima di rimanere immobile.Honora Parker Rieper è morta. È il 22 giugno 1954.

Sua figlia, Pauline, insieme all’amica del cuore Juliet Hulme, l’ha appena uccisa. O forse sono state Gina e Debora. Cambia veramente poco. Nel quarto mondo, per Honora non c’è un’altra vita.