Alle 17.00 inizia su Rete4 un doppio appuntamento con le puntate del passato della celebre serie Poirot con David Suchet, che porta in video i romanzi di Agatha Christie.

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Ore 17.00 - Delitto all’arma bianca, o Il mistero della cassapanca spagnola (3x07: The Mystery of the Spanish Chest, 1991) di Andrew Grieve.

Dal racconto “Il mistero della cassapanca spagnola” (The Mystery of the Spanish Chest, 1924), raccolto in “In tre contro il delitto” (The Regatta Mystery and Other Stories, 1939), Mondadori 1981 (traduzioni di Grazia Maria Griffini e Lidia Lax).

Un’oscura cospirazione si cela forse dietro l’omicidio di una cameriera di origini russe. Intanto Poirot (David Suchet) viene inviato ad una raffinata cerimonia in cui si battezza una rosa a cui è stato dato il suo nome mentre Hastings (Hugh Fraser) riceve un pacchetto di sementi a causa del quale contrae la febbre del fieno...

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Ore 17.50 - Furto di gioielli, o Il caso della Stella d’Occidente (2x10: The Adventure of “The Western Star”, 1990) di Richard Spence.

Dal romanzo “Poirot e le pietre preziose” (The Adventure of “The Western Star”, 1923), Junior Giallo n. 39, Mondadori 1998 (traduzione di Francesca Lazzarato).

Marie Marvelle (Rosalind Bennett), una star cinematografica di origine belga, riceve alcune lettere di minaccia da parte di un uomo che le chiede di consegnargli il famoso diamante La Stella dell’Ovest, di cui è proprietaria la donna. Marie decide allora di andare a trovare l’amico di vecchia data Hercule Poirot (David Suchet) per chiedergli aiuto.

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Alle 21.10 poi parte su La7 il consueto doppio appuntamento con Il commissario Maigret, la serie con Bruno Cremer tratta dai romanzi di Georges Simenon.

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41. Maigret ha un dubbio (Maigret à l’école, 11 novembre 2002), dal romanzo omonimo del 1953, apparso in Italia per Mondadori nel 1956 ne “Le avventure di Maigret” n. 47 (traduzione di Bianca Tamassia Mazzarotto); riedito nel 2003 da Adelphi con il titolo Maigret a scuola, con la traduzione di P.N. Giotti.

Il maestro di Saint-André-sur-Mer, sperduto villaggio non lontano dalla Rochelle, si è spinto sino a Parigi per chiedere a Maigret di far luce sul delitto di cui è ingiustamente sospettato. Maigret, senza pensarci troppo, accetta. Forse, più che l'idea di scagionare un innocente, lo allettano le ostriche tipiche della zona, magari annaffiate da un vino bianco. La vittima è la "strega del paese", una vecchia bisbetica, bersaglio prediletto degli scherzi dei ragazzi. Ed è proprio uno di loro ad accusare il maestro. Non c'è altro a suo carico. Solo la testimonianza di un bambino. E la sorda diffidenza dell'intero villaggio nei confronti di chi non è del posto.

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40. Maigret e Félicie (La maison de Félicie, 3 giugno 2002), dal romanzo “La ragazza di Maigret” (Félicie est là, 1944), “I Romanzi di Simenon” n. 169, Mondadori 1962 (traduzione di Roberto Cantini); nel 2001 è ristampato da Adelphi con il titolo “Félicie” (traduzione di Ida Sassi).

Se ne sarebbe ricordato in seguito di quell’attimo, e non sempre con piacere. Per anni, in certe ridenti mattine di primavera, i colleghi dei Quai des Orfèvres avrebbero conservato l’abitudine di rivolgersi a lui con un misto di serietà e di ironia: «Senti Maigret» «Che c’è?» «C’è Félicie!». E allora lui la rivedeva, sottile, con i suoi vestiti chiassosi, i grandi occhi color nontiscordardimé, il naso impertinente, e il cappello poi, quel terrificante cappellino rosso piazzato in cima alla testa con una lunga penna verde cangiante infilzata come una freccia. «C’è Félicie!». Il commissario sbuffava. Lo sapevano tutti che Maigret si metteva a sbuffare come un orso quando qualcuno gli ricordava Félicie.