La casa editrice Atmosphere Libri nella collana “Biblioteca del giallo” pubblica il romanzo Quintetto. Il suono della morte (Furioso, 2011). Con questo romanzo ha fatto il suo esordio, positivo, nella narrativa gialla la compositrice svedese Carin Bartosch Edstrom.

Quattro donne, quattro musiciste si ritirano all’interno di un isola privata per registrare senza fretta e senza alcun disturbo esterno l’ultimo quartetto d’archi, il famoso “Furiosokvartetten record di Stenhammar”

Purtroppo ad un certo punto una delle quattro, Louise Armstahl si ferisce a una mano. Per non interrompere la registrazione decide di chiamare un suo amico, il violinista Raoul Liebeskind.

Quest’ultimo è un bravissimo violinista ma è anche un seduttore incallito e il suo arrivo  rompe l’equilibrio che regnava sino a quel momento; é come l’arrivo di un lupo in mezzo a un gregge di pecore, in quanto ognuna delle musiciste ha avuto una storia con questo violinista dal grande carisma e adorato da moltissime donne.

Vecchi intrighi riaffiorano mentre la nuova trama, alimentata da una musica da camera appassionata,  porta i cinque protagonisti a un tragico esito: un omicidio durante  una notte, in cui solo i cinque musicisti sono sull'isola.

Arriva la polizia criminale e le indagini sono affidate al Commissario Ebba Schroder che deve investigare e scoprire cosa è realmente successo

Tutti sono sospettati e tutti hanno almeno un motivo per essere il colpevole dell’ omicidio.

Tutti parzialmente rivelano la loro verità tesa a  nascondere qualcosa, il che significa che il lettore, come la polizia, fa ipotesi e va su varie piste che poi si rivelano false.

Indubbiamente Quintetto (Furioso) è un ambizioso e divertente romanzo poliziesco che soddisfa le aspettative del lettore.

Un brano

Camminare lungo Strandvägen aveva una sorta di ritualità. Si sentì attraversare da un guizzo di vita e si accorse di aver drizzato la schiena come non faceva da moltissimo tempo. Gli pareva di avere la vittoria in tasca. Dopo tutti quegli anni di conto alla rovescia in vista della morte, gli era venuta in mente una soluzione geniale. Al lato pratico, gli richiedeva un impegno minimo, almeno nella fase iniziale; il seguito, in compenso, era ben più difficile: dover mentire alle persone più care.

Era preparato. Faceva ciò che doveva, per assicurarsi il futuro.

Peder Armstahl era consapevole del proprio dovere fin dall’età in cui aveva capito quale posizione occupava. Non che se la fosse scelta, o che avesse qualcosa in contrario.

L’autrice

Carin Bartosch Edström è nata in Svezia nel 1965 e cresciuta tra Roma e Lund. Ha lavorato come direttore d'orchestra e ha seguito studi di composizione musicale che consiste essenzialmente di opera e musica da camera. È anche traduttrice editoriale dall'italiano. Quintetto. Il suono della morte (titolo originale Furioso, 2011) è il suo primo romanzo, tradotto in diverse lingue.

la quarta

Ritirandosi su una tranquilla isola privata nell'arcipelago di Stoccolma, le musiciste del "Furioso" pensavano di registrare con calma l'ultimo quartetto d'archi del compositore svedese Stenhammar. Ma quando Louise Armstahl si ferisce a una mano e chiama il suo amico Raoul Liebeskind, che vive a New York, per sostituirla, l'equilibrio che esisteva in precedenza, si spezza. Ognuna delle musiciste ha avuto una storia con questo carismatico violinista, adorato dalle donne. Vecchi intrighi riappaiono come un nuovo intreccio, alimentato dall'appassionata musica da camera che conduce i cinque protagonisti a un esito fatale: un omicidio. Il delicato compito di risolvere il caso è affidato al commissario Ebba Schröder della polizia criminale che scoprirà i segreti di oscuri motivi e il peso della colpa nei confronti della vittima di ciascuna delle donne.

Carin Bartosch Edstrom, Quintetto. Il suono della morte (Furioso, 2011)

Traduzione Alessandro Storti 

Atmosphere Libri, collana Biblioteca del giallo, pagg. 543, euro 19,00