Dylan Dog oggi

Nel 1986 l’autore Tiziano Sclavi creava il personaggio che lo avrebbe reso famoso nell’universo fumettistico: il tenebroso detective dell’incubo Dylan Dog. Da allora sono passati trent’anni, ma il noto detective continua ad affascinare adulti e bambini, che adesso avranno l’occasione di festeggiare il suo trentesimo “compleanno” visitando la mostra a lui dedicata all’interno del Museo Luzzati a Porta Siberia, a Genova.

La mostra durerà dal 27 gennaio fino al 18 aprile 2017, offrendo ai visitatori l’opportunità di conoscere più da vicino il fenomeno Dylan Dog e l’opera dei più famosi autori che hanno contribuito alla creazione ed evoluzione della serie a fumetti.

Tuttavia, Dylan Dog non si è limitato agli “angusti” confini del mondo del fumetto: ha infatti fatto la sua comparsa anche all’interno degli altri media, a cominciare dai numerosi video giochi dedicati alle sue avventure.

Sulle vicende del famoso detective è stato basato anche il film del 2011, Dylan Dog – Il film. Diretto dal regista canadese Kevin Munroe, non si tratta di un adattamento cinematografico di un preciso albo della serie a fumetti, bensì di una storia completamente nuova scritta apposta per l’occasione. Inoltre, nel 2014 Dylan Dog è stato protagonista del fan film Vittima degli eventi, diretto da Claudio di Biagio.

Infine il detective dell’incubo ha raggiunto anche il mondo delle serie televisive, con la spassosa The Editor is In, composta da dodici episodi e incentrata sulla sorprendente esperienza di un editor alle prese con i problemi e le richieste di inaspettati collaboratori… Niente meno che i personaggi della casa editrice Sergio Bonelli Editore! Ovviamente non poteva mancare un episodio dedicato al noto detective, afflitto da un grave problema. Infatti il nuovo curatore della serie gli ha rifilato uno smartphone e Dylan non ha dubbi: quel malefico oggetto è certamente posseduto…

Le origini del detective

Negli ultimi trent’anni Dylan Dog ha affrontato innumerevoli mostri, ben più pericolosi del malvagio smartphone, seguendo la scia del suo “predecessore” letterario John Silence, personaggio dell’autore britannico Algernon Blackwood. Non tutti sanno che, per la creazione del suo più famoso personaggio, Sclavi prese ispirazione dall’opera di questo scrittore di romanzi del soprannaturale.

Infatti il John Silence di Blackwood è spesso considerato il padre di tutti i detective dell’occulto. Compare per la prima volta nel 1908, all’interno della raccolta di novelle John Silence, Physician extraordinary, dove affronta episodi soprannaturali grazie alla sua capacità di unire alla tradizionale arguzia dei grandi investigatori l’intuito del medium. In seguito, nel 2010, viene pubblicata la raccolta  John Silence e altri incubi, contenente i più importanti racconti incentrati sulle vicende di questo innovativo detective.

Oltre a Blackwood, Sclavi ha potuto contare su altre fonti di ispirazione tratte dal mondo letterario, fra le quali non si può tralasciare il poeta gallese Dylan Marlais Thomas. Il nome stesso di Dylan Dog non è che un omaggio a quest’autore, nato nel 1914 a Swansea e morto a New York nel 1953, dopo un’esistenza turbolenta e caratterizzata da discutibili stili di vita, che purtroppo contribuirono a mettere in cattiva luce presso i suoi contemporanei la sua opera letteraria estremamente innovativa.

Non è poi un segreto che Sclavi avesse preso ispirazione anche dal mondo del cinema, con maestri del brivido quali Dario Argento, Alfred Hitchcock e Stephen King.