Uscirà a giorni in libreria Il Mostro di Firenze. Scene del delitto e profili criminologici, di Luca Marrone e Micaela Marrazzo, pubblicato da Edup Edizioni. Il testo ricostruisce la drammatica vicenda del serial killer che ha colpito in Toscana negli anni Settata e Ottanta del Novecento, prendendo di mira giovani coppie appartate in auto e infliggendo alle vittime femminili orrende mutilazioni.

Com’è noto, in sede giudiziaria, la responsabilità dei delitti è stata attribuita ai cd. compagni di merende, che avrebbero agito insieme a Pietro Pacciani, assolto in appello e deceduto prima che si celebrasse il giudizio di rinvio conseguente all’annullamento della sentenza di assoluzione. Molti esperti e appassionati del caso continuano a sollevare dubbi sulla ricostruzione ufficiale della vicenda, che non cessa peraltro di registrare sviluppi in sede investigativa.

Il volume dei due criminologi che oggi presentiamo ripercorre i delitti, con particolare attenzione alle relative scene del crimine, di cui propone accurate ricostruzioni basate, per quanto possibile, sulla documentazione dell’indagine e si sofferma sui profili criminologici elaborati, nel corso dell’inchiesta, da vari esperti, tra cui i membri della “Behavioral Analysis Unit” dell’F.B.I., resa celebre dalla fortunata serie tv Criminal Minds. Gli Autori applicano, infine, a loro volta le categorie analitiche del profiling, vagliando le ipotesi criminologico-investigative che ne scaturiscono.

L’intento, come Marrone e Marrazzo chiariscono fin dalle prime pagine del libro, non è tanto quello di prospettare l’ennesima, inedita soluzione della vicenda, di sorprendere i lettori delineando ingegnosi scenari di indagine finora trascurati. Il lavoro cerca, piuttosto, di mostrare le modalità di elaborazione di un profilo criminologico con riferimento a una reale, drammatica, vicenda criminale e di porre in evidenza l’estrema complessità del lavoro del profiler, chiamato a valutare dati non di rado ambigui, sfuggenti e contraddittori, suscettibili di interpretazioni spesso di segno opposto, sia pure scientificamente fondate e puntualmente argomentate.

“Sarà, ovviamente, il lettore”, scrivono, “a giudicare se, così facendo, siamo effettivamente giunti a proporre qualche utile spunto di riflessione. Le ipotesi investigative o, per definirle in modo forse più appropriato, le congetture prospettate nel testo non rispecchiano necessariamente nostri fermi convincimenti (invero difficili, nel caso in esame, da raggiungere e, ancor di più, da mantenere), bensì scenari a nostro avviso verosimili suggeriti dai dati considerati e, dunque, meritevoli se non altro di essere percorsi in termini speculativi.”

La rievocazione, dunque, di un drammatico caso della nostra cronaca giudiziaria, ma anche una riflessione sulle problematiche del criminal profiling, spesso rappresentato dai mass-media in modo superficiale e semplicistico. Il fine di tale tipologia di analisi dovrebbe essere, si legge nell’introduzione, quello di indirizzare utilmente l’attività di indagine e il criminologo che vi si dedica deve necessariamente operare con la massima prudenza, consapevole del costante rischio di approdare a ipotesi che, pur ingegnose e suggestive, potrebbero rivelarsi pericolosamente fuorvianti. Un testo che non delinea in modo esplicito una soluzione definitiva ma che riflette su molti degli interrogativi che la vicenda non manca puntualmente di suscitare. Del resto, secondo la citazione di Alessandro Manzoni riportata in apertura e tratta da Storia della colonna infame, “È men male l’agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore.” 

Indice

Introduzione – I dubbi del profiler

Prima parte – La vicenda in sintesi e le scene del crimine

1.     L’omicidio di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco (21 agosto 1968)

2.     L’omicidio di Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore (14 settembre 1974)

3.     L’omicidio di Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi (6 giugno 1981)

4.     L’omicidio di Susanna Cambi e Stefano Baldi (22 ottobre 1981)

5.     L’omicidio di Antonella Migliorini e Paolo Mainardi (19 giugno 1982)

6.     L’omicidio di Horst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rüsch (9 settembre 1983)

7.     L’omicidio di Pia Rontini e Claudio Stefanacci (29 luglio 1984)

8.     L’omicidio di Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili (7-8 settembre 1985)

9.     Pietro Pacciani e i “compagni di merende”

10.  Il “secondo livello”

11.  Recenti sviluppi

Seconda parte – Profili criminologici

1.     Il criminal profiling: concetti generali

2.     Il profilo del dott. Carlo Nocentini (1981)

3.     Il profilo del prof. Francesco De Fazio e Collaboratori (1984-85)

4.     Il profilo della Behavioral Science Unit dell’F.B.I. (1989)

5.     Il profilo del prof. Francesco Bruno (1994)

6.     Il profilo criminologico recepito nella sentenza di condanna di Pacciani (1994)

7.     Il profilo criminologico recepito nella sentenza di assoluzione di Pacciani (1996)

Terza Parte – Riflessioni, congetture e ipotesi di scuola

1.     Un omicida solitario

2.     Classificazione organizzato-disorganizzato

3.     Considerazioni sull’impronta comportamentale del Mostro

4.     Profili comportamentali-motivazionali

5.     Alcune considerazioni in tema di vittimologia

6.     Sadismo sessuale e iposessualità

7.     Il problema del delitto del 1968 e della Beretta .22

8.     Un ritaglio di giornale

9.     Un uomo del suo tempo. L’immaginario mediatico del Mostro

10.  “Sono molto vicino a voi.”

11.  Ritual crime scene investigation

12.  “This is the Zodiac speaking”

13.  Qualche congettura residuale

Gli Autori

Luca Marrone, nato a Roma, si è laureato in Giurisprudenza e specializzato in Psicologia forense e Criminologia. Perito del Tribunale in materia di analisi della scena del crimine, dal 2007 è docente di Criminologia e Scienze forensi presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) di Roma.

Micaela Marrazzo, nata a Pompei, si è laureata in Giurisprudenza discutendo una tesi, molto apprezzata, sui delitti del Mostro di Firenze e il processo a Pietro Pacciani. Ha compiuto la pratica forense e conseguito il Master di secondo livello in Psicologia forense e Criminologia presso la Lumsa di Roma.

Luca Marrone, Micaela Marrazzo

Il Mostro di Firenze. Scene del delitto e profili criminologici

Edup, Roma, 2020

Pagine: 240, € 18,00

Collana: Studi e Saggi (con peer review)

Tematica: Criminologia

Codice ISBN: 978-88-8421-323-5