Eccomi con l'appuntamento – presto in edicola – di novembre. Il romanzo che questa volta ho scelto per la collana Mondadori si intitola L'occhio di Heka di David Marcum, uno dei più importanti curatori di antologie sherlockiane di questi anni. In questo suo romanzo, nelle viscere del British Museum, lontano dalle sale principali aperte al pubblico, alcune rampe di scale conducono a un labirinto sotterraneo.
Una massiccia porta di ferro sbarra l’ingresso a un caveau che ospita una serie di cassettiere d’acciaio allineate lungo il muro. All’interno di uno dei cassetti è custodito un oggetto avvolto in velluto rosso: una statuetta di lucido marmo nero alta trenta centimetri, proveniente dall’Africa, che raffigura una divinità della magia chiamata Heka. A darle un aspetto sinistro è il volto inciso, vagamente umano, con un accenno di sorriso sulle labbra appena sporgenti e un grosso rubino, incastonato sulla fronte, che scintilla come un terzo occhio. Già una volta, anni prima, qualcuno si era impadronito dell’antico manufatto, ed era toccato a un giovane Sherlock Holmes il compito di recuperarlo. Ora, grazie al poderoso sistema di sicurezza, il rischio di un furto è stato quasi azzerato. Eppure il detective di Baker Street, rivedendo la statuetta, percepisce qualcosa di anomalo. Non sarà certo il campione della razionalità e della logica a credere nell’esistenza di forze arcane, ma è innegabile che l’idolo di pietra e cristallo abbia un potere. Quello conferitogli da chi, in nome dell’Occhio di Heka, è disposto a commettere azioni spaventose.
All'interno anche la mia consueta rubrica mensile di approfondimento.
L'occhio di Heka di David Marcum, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 111, novembre 2023
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