Il giallo fa schianta’ dalle risate direbbe il nostro Benigni, soprattutto quello dedicato allo strazio umano colle turbe di torvi giallisti a creare scene mozzafiato con spargimenti di sangue e viscere e midollo e ossa e amputazioni e ghigni bavosi e urla terribili. E chi più ne ha più ne metta, per scuotere l’apatica sonnolenza del lettore ormai abituato a tutto nel

la sua straziante vita quotidiana. Il giallo fa  il solletico  rispetto a quello che succede nel

la realtà. Mamma che uccide il figlio e il figlio che uccide la mamma, il babbo che sgozza moglie e figli, i nipote che fa a fette gli zii nel garage, Il fidanzato che randella la fidanzata,

la fidanzata che sgozza l’amico dopo aver fatto l’amore come fosse la mantide religiosa,

il vicino di casa che spacca il cranio al dirimpettaio. Ne uccide più la parentela che la spada. Il sesso poi, quello sì che fa piscia’ dalle risate, perché il sesso nel giallo è pura farsa, vuota vacuità, stupido ritornello. Quello vero, quello tosto, quello sciagurato non è sulle pagine bianche dei libri. E’ fra noi, fra le bambine violentate per le strade, i parchi, i viottoli dei campi, nelle strade, nelle piazze dai branchi mostruosi. O dentro le loro stesse case, dagli stessi babbi, dai nonni, dai parenti depravati. Quella dei giallisti è una gara persa in partenza, una rincorsa inutile, come inutili sono ormai i titoli e le copertine dei libri con

lame grondanti sangue, occhi minacciosi, mani scheletriche, crani e ossa a volontà che non fanno più paura a nessuno. Il giallo è ormai una scialba parodia della realtà, e quel disgraziato che vuole un’emozione vera lasci da parte i patetici Mallopponi anabolizzati che vengono sfornati a getto continuo e vada a farsi una girata per le strade del suo paese o della su città. Prima o poi l’avrà di sicuro e non paga nemmeno

il prezzo di libro.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it