Oggi il nostro "Giornale del Giallo" propone un'intervista a Maria Elisa Gualandris autrice del recente romanzo Nelle sue ossa ambientato sul lago Maggiore.
Quando ti sei avvicinata alla scrittura creativa e perché hai poi deciso di scrivere un romanzo giallo, piuttosto che di altro genere letterario?
Ho iniziato a scrivere piccoli racconti o romanzi che non riuscivo mai a terminare già al liceo. Nel 2012 ho partecipato a "Giallo Stresa" e sono arrivata tra i finalisti con un racconto. Ho ricominciato a scrivere nel 2019, quando è nata l'idea di "Nelle sue ossa". Mi è venuto spontaneo scrivere un giallo perché ero partita proprio dall'immagine del ritrovamento delle ossa nella villa e poi perché ne ho letti moltissimi. Amo particolarmente questo genere.
Tu sei una giornalista professionista che segue la cronaca giudiziaria. Quanto ha influito il tuo lavoro nella creazione di questo giallo lacustre intitolato “Nelle sue ossa”?
Ha influito molto e mi sono volutamente cimentata su un terreno che conoscevo bene, proprio per non commettere errori. Non volevo rischiare scivoloni e quindi ho preferito scrivere di ciò che comunque conosco. E poi mi piaceva anche l'idea di raccontare un po' del mio mondo, tra giornalismo, cronaca e vita di provincia.
Possiamo definire il romanzo un classico “Cold Case”. Da dove è nata l’idea?
L'idea è nata passeggiando lungo il lago Maggiore, a Verbania. Ho sempre osservato con curiosità le ville storiche, alcune abbandonate, che risalgono alla fine dell'Ottocento o inizio del Novecento. Mi sono chiesta quali segreti si potessero nascondere tra quelle mura. Inoltre, sono molto appassionata di "Cold Case". Ho seguito con interesse le storie di Lidia Macchi, ad esempio, o di Elisa Claps. Ho immaginato sempre il dolore che provano i familiari, che devono convivere con la perdita di una persona cara e devono allo stesso tempo combattere per riuscire a scoprire cosa le sia successo. Mi fa rabbia quando una vittima non riesce a ottenere giustizia e che addirittura venga infamata. Di quante donne uccise si è detto che fossero fuggite chissà dove e chissà con chi? Non mi sembra giusto.
Puoi brevemente riassumere gli accadimenti principali del romanzo?
Benedetta Allegri è una giornalista precaria che si occupa di cronaca nera per un giornale online del lago Maggiore. Durante una passeggiata serale lungo il lago, scopre che in una villa disabitata sono stati ritrovati resti umani, che risalgono a molti anni prima. Benedetta inizia a occuparsi del caso sperando di riuscire a rilanciare la sua carriera precaria, ma via via si fa coinvolgere sempre di più dalla storia di Giulia, la ragazza alla quale appartengono le ossa, sparita nel nulla nel 1978.Intanto Benedetta deve affrontare anche problemi personali: il lavoro, il rapporto con il fidanzato Andre, che vorrebbe da lei un maggiore impegno, e anche gestire il fascino che il bel commissario Giuliani, dirigente della Squadra Mobile, esercita su di lei.
Quanto c’è di autobiografico nel personaggio principale di questo tuo romanzo, ovvero in Benedetta Allegri?
Sicuramente Benedetta ha la mia stessa passione per il giornalismo e per la ricerca della verità. È però molto più coraggiosa di me e non esita a rischiare tutto pur di arrivare fino in fondo. Credo che abbiamo in comune anche una buona dose di autoironia.
I personaggi che descrivi, come ad esempio il commissario, il magistrato, l’avvocato e l’impresario di pompe funebri, sono di pura fantasia o prendono spunto da tue conoscenze dirette?
Non sono persone realmente esistenti, ma li ho immaginati unendo caratteristiche e particolari di persone che conosco o che ho incontrato per lavoro. Mi sono divertita molto a creare gli amici di Benedetta.
Scrivere in prima persona non è affatto semplice. Come mai hai preso questa decisione per “Nelle sue ossa”?
Volevo raccontare la storia proprio dagli occhi di Benedetta e che il lettore si immedesimasse con lei, gioisse e soffrisse insieme al mio personaggio. Spero di esserci riuscita. Ho sempre amato le storie in prima persona anche da lettrice. Ci ho provato anche io, diciamo che è un po' l'incoscienza della principiante. Quanto ha inciso creare un romanzo ambientandolo proprio nel territorio in cui sei radicata?Ho cercato di raccontare l'atmosfera del lago, i suoi colori, la vita di provincia. Credo che sia il contesto ideale per una storia di segreti non raccontati, di mentalità a volte un po' chiusa, e anche di voglia di scappare lontano, sia per Benedetta, che per Giulia e altri personaggi. È il mio mondo e anche qui ho preferito parlare di ciò che conosco meglio.
Oltre al tuo lavoro di giornalista televisiva, sei anche una conduttrice radiofonica e responsabile dell’informazione per il canale RVL. Pensi che queste attività, più la laurea in filosofia, possano esserti utili per ampliare la tua creatività nello scrivere nuove opere narrative?
Sicuramente il mio lavoro mi permette ogni giorno di ascoltare e raccontare storie. E quindi sono costantemente immersa in tantissime suggestioni e idee. Si sa che la verità molto spesso supera ogni possibile fantasia. La filosofia mi ha formata e credo che mi abbia lasciato la costante esigenza di pormi domande, di non dare niente per scontato, di interrogarmi sul senso delle cose. Spero davvero di riuscire a continuare a scrivere e di migliorare e di crescere anche nella scrittura, che è un mondo meraviglioso. Anche se alla base di tutto per me c'è la passione per la lettura, che è da sempre la mia migliore compagna di vita.
Hai in mente di dare una continuità al personaggio di Benedetta Allegri, proponendo sue nuove “indagini”?
Sì, sto già scrivendo la sua seconda avventura e spero che i lettori la ritroveranno con piacere.
Stai già lavorando a qualche altro nuovo racconto o romanzo?
A parte il secondo libro dedicato a Benedetta ho un'altra idea che però al momento è ancora tutta da sviluppare.
Proseguirai col genere giallo, o pensi di fare delle incursioni anche in altri generi?
Mi piacerebbe! Anche se penso di aver già sforato un po' nel genere rosa, con la storia di Benedetta e del commissario.
Nelle sue Ossa di Maria Elisa Gualandris, Bookabook, euro 15,00 (ebook 6,99).
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