Per tutti gli ammiratori di Sherlock Holmes e dei romanzi e racconti che narrano le sue gesta, La soluzione al sette per cento, romanzo scritto da Nicholas Meyer, celebre autore anche della saga di Star Trek, rappresenta più di un apocrifo di Sherlock Holmes, cioè di un romanzo (o racconto) che narri le indagini del Grande Invetigatore, scritto non da Arthur Conan Doyle, ma da un ammiratore o studioso. La soluzione al sette per cento rappresenta un romanzo di culto anche perchè affronta quel lato oscuro di Sherlock Holmes che suscita tanto scalpore e sorpresa in colui che legge i romanzi del Canone holmesiano: parliamo della dipendenza (o quantomeno dell'uso) dalla cocaina, la soluzione al sette per cento, appunto, o dei momenti di abbatimento del detective, così simili alla "moderna" sindrome depressiva. Nel film che verrà trasmesso giovedì 13 alle ore 21 su Studio Universal , intitolato proprio come il romanzo dal quale è tratto, La soluzione al sette per cento, Sherlock Holmes (intepretato da Nicol Williamson) , ormai cocainomane, non riesce più a esercitare la sua professione. Toccherà al fido dr.Watson (Robert Duvall) prendere la decisione di portarlo a Vienna, per farlo visitare dal celebre luminare Sigmund Freud (Alan Arkin). Qui Holmes viene coinvolto nel caso di una ballerina sequestrata per essere venduta a un ricco orientale. Bisogna aggiungere che recentemente è stato pubblicato un saggio fortemente critico rispetto al romanzo di Nicholas Meyer (autore anche di due successivi romanzi apocrifi, uno publicato col titolo di Orrore nel West end, l'altro ancora inedito in Italia ) scritto da Trevor H. Hall ed intitolato Sherlock Holems and his creator in cui è contenuto un articolo molto critico verso Meyer, dal significativo titolo A study in Forgery, “Uno studio in Falso". Per un approfondimento vi sugeriamo di consultare il sito dell' associazione Uno studio in Holmes  fra l'altro recentemente rinnovato e aggiornato e in particolare questo approfondimento di Enrico Solito.