Londra, luglio 2005 - Sembrerebbe un giallo da Sherlock Holmes , ma a rendere ancora più misteriosa la storia è il fatto che protagonista del thriller è proprio il 'padre' dell'investigatore inglese, lo scrittore Sir Arthur Conan Doyle. Un ex psichiatra, Rodger Garrick-Steele, sta indagando proprio su Conan Doyle: ha il sospetto che lo scrittore scozzese abbia ucciso in realtà il giornalista e amico, Fletcher Robinson, con il quale aveva scritto Il mastino di Baskerville per rubargli la paternità, e i proventi del libro. Proprio su questo argomento Steele scrisse un libro nel 2000, ma ora torna alla carica e annuncia che procederà alla riesumazione dei resti di Robinson con una equipe di tecnici. Robinson morì ufficialmente di tifo all'età di 36 anni, nel 1907. Ma l'ex psichiatra trasformatosi in investigatore ha avanzato dubbi sul fatto che a uccidere il giornalista sia stata una dose di arsenico somministratagli dall'amico Conan Doyle. Il presunto movente: Conan Doyle, la cui moglie era malata di tubercolosi, sarebbe stato l'amante di Gladys, moglie di Robinson. Lo scrittore avrebbe convinto la donna ad uccidere il marito per coprire il fatto che il libro fu in realtà scritto da Robinson, corrispondente del Daily Mirror, e non da Conan Doyle. La prova che il libro fu quantomeno scritto a quatto mani, ha documentato l'ex psichiatra, risiede in una lettera che Conan Doyle , nel 1901, scrisse alla madre a proposito del 'Mastino'. Al momento della pubblicazione del libro, il nome di Robinson comparì soltanto in una nota a piè di pagina, per poi sparire definitivamente. Garrick-Steele ricorda che anche gli estimatori di Conan Doyle hanno ammesso che almeno l'idea del libro, la trama generale, fu del giornalista del Daily Mirror, e non dell'autore di Sherlock Holmes. L'ipotesi dell'ex psichiatra è che Conan Doyle, che era medico, fornì a Gladys del laudano da somministrare a Robinson, veleno i cui effetti sono simili a quelli del tifo. L' 'investigatore' si chiede tra l'altro come mai, pur avendo una malattia così contagiosa, nessuno dei familiari di Robinson ne soffrì, nonostante lui non fosse stato messo in quarantena. La Sherlock Holmes Society, con sedi in cinque continenti, ha replicato che queste ipotesi sono 'infondate'. Però Garrick-Steele vuole andare oltre: chiederà alla parrocchia di san Andres a Ipplepen di poter riesumare i resti del giornalista. Delle analisi si occuperà un patologo forense della Polizia di Devon e Cornovaglia, Gyan Fernando.'Da ossa e unghie possiamo rilevare eventuali tracce di arsenico', spiega. E se ci saranno prove 'le porteremo alla polizia'. Collaborerà alle indagini anche un tossicologo.