La prima cosa che colpisce il lettore della rivista Noir magazine, il cui primo numero è stato recentemente pubblicato, per il mese di febbraio, al prezzo lancio di 2 euro, è la straordinaria veste grafica. La rivista si presenta, infatti, di grandi dimensioni, ricca di foto e di illustrazioni, e splendida, a partire dalla copertina, dedicata al celebre attore Cladio Bisio, nell’inedito ruolo del Gorilla, protagonista dei romanzi di Sandrone Dazieri. Autori della rivista, “i colpevoli”, come ironicamente si autodefiniscono, sono un gruppo di all stars, dallo stesso Dazieri, allo scrittore Piero Colaprico, vincitore l’anno scorso del premio Scerbanenco, al criminologo Massimo Picozzi, passando per Giancarlo Decataldo, magistrato-scrittore, al grande Andrea Pinketts, fino alle inediti ed inattese collaboratrici, come la giornalista Federica Sciarelli, conduttrice del programma Chi l’ha visto? e la giovane conduttrice televisiva (e radiofonica) Tamara Donà, solo per citarne alcuni.

La rivista si presenta come un mix di realtà e di fantasia, di cronaca ed immaginazione, il tutto sotto il comune denominatore del noir. Per dirlo con le parole di Sandrone Dazieri “chi l’ha detto che la passione è color rosso? A noi soltanto il nero fa bollire il sangue. La metà oscura, il grande buio in cui vivono i protagonisti delle storie che raccontiamo. Anche questa è passione, di quella che esce prepotente quando in gioco entrano la vita e la morte.”

Nell’invitarvi alla lettura di Noir magazine, vi segnaliamo alcuni articoli che ci sono particolarmente piaciuti: nella sezione intitolata “Persone” molto interessante ci sembra l’articolo di Simone Tordi dedicato alla storia del gangster-fioraio Dion O’Banion, vissuto nell’epoca di Al Capone fra Chicago e  il sobborgo di Cicero (che diede i natali anche a Monsignor Marcinkus, il cosiddetto banchiere di Dio). Nella sezione intitolata “True crime” vi invitiamo a leggere fra gli altri l’articolo, dedicato ad una storia ai confini della realtà, intitolata Il mattatoio di pietra, e dedicata ad una famiglia cannibale, i Sawney,  vissuta nella Scozia del XVII secolo. L’ articolo è stato scritto da Matteo Cartoni e Maura Parolini.

Meno gradevoli ci sono sembrati gli articoli di Massimo Picozzi, eccessivamente scientifico, dedicato alla rilevazione delle tracce e della traiettoria degli schizzi di sangue nei casi di omicidio, e l’articolo di Andrea Pinketts, ricco di giochi di parole intorno al termine noir, ed al genere letterario, ma sia ben chiaro, siamo delusi perché conosciamo del enormi doti di scrittore dell’autore dei romanzi che vedono come protagonista Lazzaro Santandrea.

Da rivedere, infine, a nostro avviso, la sezione dedicata alla recensione di film,  libri e TV.

Le pubblicazioni successive usciranno al costo di €3,90