Questa volta il commissario Salvo Montalbano, ormai più che cinquantino, finisce per impattare in uno strano giro di splendide ragazze russe. E', in estrema sintesi, il tema de Le ali della sfinge, undicesimo libro della serie del commissario di Vigata scritto da Andrea Camilleri, che sarà in vendita nelle librerie giovedì 9 novembre.

La vicenda nasce quando in una orrenda discarica viene trovato il cadavere, completamente nudo, di una giovane russa, una ragazza che doveva essere stata molto bella. Il cadavere che ha un segno particolare: il tatuaggio di una farfalla (la sfinge, appunto) su una spalla.

Praticamente nessun altro indizio, eppure Montalbano con pervicacia e con la sua stringente lucidità riuscirà a strappare al mistero qualche elemento. Fino a scoprire che la ragazza faceva parte di un giro di persone dagli intenti non certo etici o filantropici gestito da una associazione di insospettabili e intoccabili. Nessun traffico di clandestini o aguzzini che le spingevano alla prostituzione, stavolta si tratta di qualcosa di meno redditizio ma anche di meno visibile.

E' interessante, soprattutto, il profilo degli ipocriti che gestiscono l'organizzazione e il consenso sociale di cui beneficiano. La sfinge si scoprirà essere il marchio di fabbrica delle ragazze, il simbolo per riconoscere la loro appartenenza al gruppo.

Ma i grattacapi per il commissario non vengono mai da soli: a questa complessa e lunga inchiesta se ne intreccia un'altra, apparentemente più semplice da svelare ma non certo meno insidiosa, la scomparsa di un ricco uomo d'affari della zona. Anche in questo caso Montalbano, Mimì Augello, Fazio e il resto degli uomini del commissariato hanno pochi elementi in mano.

E tutti vanno in sola direzione: l'uomo è sparito volontariamente, forse addirittura per sottrarsi alla insopportabile gelosia della moglie. Se tutto ciò è sufficiente dal punto di vista professionale, c'é per Montalbano un altro aspetto non certo secondario e forse più impegnativo delle inchieste di polizia: il suo rapporto con Livia. Dopo tanti anni di amore saltuario, fatto più di telefonate che di incontri, di brevi vacanze insieme e di ben più frequenti azzuffatine, la relazione sentimentale conosce una profonda crisi. Entrambi i protagonisti dal lungo rapporto hanno preso tutto ciò che c'era da prendere. Oggi (forse già ieri) il commissario è davanti a un bivio (e stenta a prendere una decisione): o si cambia o ci si lascia.

Le ali della sfinge di Andrea Camilleri

Sellerio editore, collana La memoria, euro 12,00