Nuova avventura di quell’eroe marginale e sfortunato che risponde al nome di Nestor Burma, un investigatore creato dalla fantasia di uno scrittore bravo e geniale: Léo Malet. Il titolo di questo romanzo, che appartiene alla serie I nuovi misteri di Parigi, è Un cadavere in scena.

Lo scrittore è nato a Montpellier 1909 ed è morto a Parigi nel 1996. Nella sua vita inquieta e travagliata ha fatto molti mestieri ed è stato anche internato in un campo di concentramento nazista.

Léo Malet, insieme a Simenon, è considerato il maggior rappresentante del romanzo poliziesco francese. Autore prolifico e geniale, originale e controcorrente occupa un posto di primo piano tra gli intellettuali che gravitano intorno al Surrealismo e ad Andrè Breton.

Nel 1943 scrive il primo romanzo con protagonista Nestor Burma con il titolo 120 Rue de

la Gare  (Fazi 2004). Le avventure di questo investigatore sono circa trenta e dentro questa serie l’autore l'autore ha ritagliato uno spazio speciale per una serie di 15 romanzi, intitolata "I nuovi misteri di Parigi" ed ogni romanzo si svolge in un quartiere diverso ( i famosi Arrondissement).

Tutti i suoi romanzi offrono vari livelli di lettura, gli ingredienti sono: trame mozzafiato, un investigatore molto sui generis, spregiudicato e poco ligio alle regole, gli piacciono le belle donne ed ama molto Parigi. Una Parigi degli anni ’40 e ’50 che l’autore descrive magistralmente con le sua vie ed i suoi, in alcuni casi, strani abitanti.

L'investigatore Nestor Bruma ha avuto anche una trasposizione a fumetti per opera del disegnatore Jacques Tardi.

Dalla quarta di copertina:

Siamo nel X arrondissement, dove le strade hanno nomi evocativi come rue du Paradis, de  la Fidelité (la più corta di tutta Parigi, osserva Burma), du Désir. L’ambiente è quello del teatro, dove attori dalla fama ormai trascorsa, affascinanti donne impresario e giovani rivelazioni si trovano coinvolti in una vicenda che di paradisiaco ha davvero poco. Nell’indagare su quanto accade dietro le quinte Nestor Burma è questa volta coadiuvato più che mai dalla sua bella segretaria Hélène. È lei, infatti, a essere chiamata in causa da Nicolss, vecchio amico del padre, attore ormai disoccupato, che, dopo averle chiesto un prestito, non si presenta all’appuntamento per riscuotere il denaro. Un comportamento bizzarro, più che sufficiente a suscitare la curiosità di Burma, al quale, intanto, viene affidato uno strano incarico: scoprire cosa, da qualche giorno, preoccupa un artista non particolarmente dotato, un po’ fragile di nervi, ma in grado di suscitare gli entusiasmi di più di una fanciulla. Una nuova avventura di Burma & Co. con i soliti colpi di scena, una trama avvincente e quel sense of humour che è il tratto distintivo del personaggio. Con un vero e proprio cameo: due capitoli sono infatti raccontati da Hélène in prima persona. Un’occasione gustosissima per osservare Burma dall’esterno e scoprire cosa pensa una comprimaria d’eccezione, di cui, e i lettori di Burma lo sanno bene, è semplicemente impossibile non innamorarsi.

Un cadavere in scena di  Léo Malet  (M’as-tu vu en cadavre?, 1956, Traduzione Federica Angelini, Fazi Editore - collana Fazi Tascabili  94 - pag. 181 - euro 9,50)

ISBN 978-88-8112-815-0