E’ cinese l’autrice che ci presenta la Sperling, si chiama Diane Wei Liang (nella foto) e il romanzo è intitolato L’occhio di giada.

La scrittrice è nata in Cina nel 1966 proprio l’anno che iniziava la famosa Rivoluzione Culturale che tanti sommovimenti portò in quel vasto paese. Negli anno 80 frequenta l’Università di Pechino ma ben presto deve “cambiare aria”  e continuare i suoi studi negli Stati Uniti, in quanto fu coinvolta nella rivolta studentesca conosciuta come la rivolta di piazza Tienanmen.

Attualmente vive, con il marito e due figli, a Londra dove insegna Business Management al Royal Holloway College.

Il romanzo ci descrive le avventure della protagonista Mei che vive a Pechino e cosa molto strana, per quel paese ovviamente, è titolare di una agenzia investigativa. Un giorno un vecchio amico della madre le chiede aiuto per ritrovare un antico sigillo conosciuto come “l’occhio di giada” che era scomparso nei saccheggi della rivoluzione culturale. L’indagine non sarà facile e verranno fuori oscure storie e dei segreti della sua famiglia.

Romanzo estremamente interessante sia per la storia e sia per il fatto che ci fa conoscere una cultura a noi lontana, ben descritta da chi l’ha vissuta a fondo.

 

la “quarta” 

Mei è una giovane cinese indipendente e coraggiosa. Vive a Pechino, ha un’agenzia di investigazioni tutta sua, possiede un’auto — cosa non da poco per una donna anche nella Cina d’oggi — e ha perdipiù un segretario maschio. Un giorno Zio Chen, un amico della madre di vecchia data, si presenta da lei con un’insolita richiesta: la prega di ritrovare l’occhio di giada, un antico sigillo d’inestimabile valore «scomparso» durante i saccheggi della Guardia Rossa nel periodo della Rivoluzione culturale ma che lui ha buoni motivi di ritenere ancora in città. Affascinata dalla romantica leggenda che ammanta il gioiello, l’investigatrice si mette all’opera, sfidando corruzione e omertà e contattando personaggi disparati. E. mentre indaga, si trova non solo a percorrere la storia più oscura del suo Paese, ma anche a scoperchiare lo scrigno dei segreti della sua vita privata e famigliare: come morì il padre? Quale terribile colpa sembra nascondere la madre, ora gravemente malata? Perché il suo primo e unico amore la lasciò e ora ricompare all’improvviso? Da una voce fresca un avvincente romanzo giocato sullo sfondo della caotica Pechino contemporanea — dall’incanto della Città Proibita alle squallide bettole nei quartieri malfamati — tra sfrenata voglia di cambiamento e tenaci legami con il passato.

L’occhio di giada  di  Diane Wei Liang (The Eye of Jade, 2007, Traduzione Giulia Balducci, Sperling & Kupfer Editori, collana Narrativa 465, pag. 242, euro 18,00)

ISBN 978-88-200-4331-5