Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per chi ancora non lo sapesse sono un insegnante di materie letterarie in magra pensione. Oggi mi è venuta voglia di dare dei voti ad Anime nere di Autori vari, Oscar Mondadori 2007. E dei giudizi. Da lettore. E da staggese. Popolare popolare. Une state a guardà la grammatica:

1)     Valerio Evangelisti I fratelli della costa: bellina questa storia de’ pirati che ne combinano di cotte e di crude. Quanto ti garberanno gli sbudellamenti! Eppure a vedetti sembri un angiolino. L’acque chete rovinano i ponti diceva i mi po’ro babbo.

     Voto 8.

2)     Claudia Salvatori Carne e pietra: un c’ho capito niente ma m’è garbato lo stesso. No, c’ho capito, c’ho capito. Anche se m’è toccato  rileggilo tre vorte. Simpati’o. Ma un po’ esse un po’ino  più semprice, benedetta figliola? Solo a legge Uturungu-Mugungo…e i resto di questo stramaledetto nome mi so’ morso la lingua.

          Voto 8.

3)     Roberto Barbolini Le vedove di Forest Lawn: quest’idea delle vedove Chiara e Federica che vanno a fa una bella girata a i cimitero di Forest Lawn a Los Angeles è proprio una ficata. Peccato per Otto. Anche se gli sta bene. Co’ i mar di ‘ore un si fanno certe ‘ose.

          Voto 8.

4)     Carmen Iarrera Clem: è corto e vero. Senza falla tanto lunga. Brava Iarrina. E un diventà rossa. E voi un la pigliate tant’in giro.

          Voto 8.

5)     Lidia Parazzoli Brown: Cortino, e mi va bene, ma cerebralino e leccatino un po’ meno. E poi tutte quelle frasettine ine ine. Gli esordienti scrivino, diceva la mi zi Fratina, da esordienti senza fa tanto i bravini. Ma un comincià a piagnucolà che c’ho già i gatto in casa a dammi su’ nervi.

     Voto 6

6)     Loriano Macchiavelli Qualcuno di troppo in famiglia: ragazzi, qui un c’è voto che tenga i passo a questo racconto. M’ha fatto veni ‘mente i Verga. Schietto e duro come i pisello di mi nonno, diceva la mi nonna.

          Invotabile.

7)     Nicoletta Vallorani Le morti pulite: Piccinina santa, i racconto pe’ mi gusti è un po’ compricatino. Lascia sta gli svolazzi. Te l’avrò detto mille vorte. Ma te niente…però la bona volontà c’è. E un fa quelle boccacce che diventi brutta.

          Voto 7.

8)     Gianfranco Nerozzi Dita nell’acqua: O Nerozzolo, questo…Nerozzolo! Ma m’ascorti? Un dà noia alla Salvatori che un’è pane pe’ tu denti. Dicevo che questo racconto è proprio bello. Ma bello davvero. Une scherzo. Lunghino e tostino. M’ha impressionato. Accidenti a te, une sta’ ma fermo!

     Voto 10.

9)     Barbara Garlaschelli Fotogrammi: questa storia di questa sorella che deve guardà i su fratello è un bigiù. Quarche frasetta corta che sai che a me mi sta su i gozzo ma

la mi Barbarina c’ha crasse, un c’è che dire.

          Voto 9.

10)Giulio Leoni Sed efficiente malum: prima di tutto si sente che ha’ studiato e ti s’è ben preparato. Com’a i solito. Anche troppo. Sta’ sempre su libri. Bravo, bravo davvero ma un’esagerà. L’idea dell’avvocato e di diavolo è proprio ghippa.

     Voto 8.

11)Ben Pastor Arduino e i pellegrini: te se sempre stata fissata co’

la storia. Qui siamo addirittura ni 1254 a Antiochia. Un ber sarto ni tempo. Devo esse sincero. La storia è bellina, pe’ carità di Dio, ma la spiegazione di que’ tre morti ammazzati mi lascia perpresso. Ma parecchio perpresso. Un credevo di rimané così perpresso.

          Voto 6.

12)Sandrone Dazieri Tutto il resto è boia: io te l’ho sempre detto. Tu devi esse malato ni cervello pe scrive queste storie brutali di violenza e torture. Un c’è niente da fa. Se da tu racconti une sgorga sangue e dolore un ti ci diverti. Quando leggo i tu libri mi fanno venì la pelle d’oca. Ti venisse un corpo!

     Voto 9.

13)Stefano Di Marino I lupi muoiono in silenzio: movimentato e incasinat’i giusto. Certo nella vita un bisogna fidassi proprio di nessuno. Ma un sinzino d’ottimismo in più un guasterebbe. Con te si morirebbe tutti.

     Voto 8.

14)Luca Crovi Sosta vietata: O Luchino una delusione è di’ po’o. Mi dispiace perché s’è un ragazz’in gamba, ma quest’ironia sulle murte e i giustiziere e i seguito sanno di po’ino po’ino. Ma un te

la piglià. Mi’a tutte le ciambelle riescono co’ i bu’o. Ecco, ora mi mette i broncio. Un si po’ di’ più niente a ragazzi d’oggi!

     Voto 5.

15)Edoardo Rosati Paziente Zero: questo chirurgo Jacopo Pietrangeli mi sa che tra po’o ce lo si ritrova tra piedi. Un so che ditti, Edoardino. A me i tu racconto m’ha impressionato con tutti quell’aggeggi e

la Chicca Robles a filmà tutto.

     Voto 7.

16)Danilo Arona Tufanaltorab: già i titolo m’ha incuriosito. Poi so’ andato avanti abbastanza bene anche se un so rimasto troppo entusiastico. Sarà che l’ho letto dopo mangiato e mi ciondolava la testa di qua e di là. Ma i margine di miglioramento un manca. Se mi metti i broncio anche te vi do un tre a tutti!

     Voto 6.

 

17)           Giovanni Zucca Histoire d’A.: quante vorte t’ho detto d’un filosofà sulla vita, su mali della vita, e su questo e su quello. Ma tu c’ha proprio i pallino pe’ queste cose. A me tutti questi discorsi mi fanno girà

la testa. Va più a i sodo senza tante giravorte!

     Voto 6.

 

18)            Raul Montanari DJ: te, poi Raulle, peggio di Giovanni. Con questo DJ e l’Omo e i Bosse e Gabriel ha’ tirato fori un casino! V’ho sempre detto d’un fa i contorti, i compricatoni. Scrivete semprici, diretti, schietti. Come dillo a i muro.

      Voto 5.                                           

 Tenuto conto anche di prezzo che un supera i 10 euro per 398 (trecentonovantotto!) pagine il voto globale all’antologia è 9. Un consiglio da i vostro insegnante. Une state a fa tanto i sofistici con la scrittura che un vole voli pindarici. Ella dev’esse semprice e concreta. Date retta a me. Se no si casca ni compricato e i lettore è già compricato di suo in un mondo a sua vorta già bello compricato. Volete aggiunge un’artra compricazione? Ovvia, Maremma maiala!

Rifate la cartella e andate a casa.

P.S.

Naturalmente questi giudizi risentono delle mie simpatie e antipatie per certi modi di organizzare e scrivere i racconti. In effetti in una antologia che si rispetti ci devono essere varie tematiche e varie scelte stilistiche proprio per dare maggiore vivacità e interesse alla lettura. Questa antologia è proprio ben fatta e tutti, ma proprio tutti gli scrittori, sono bravi.

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it