Sta andando in scena il primo Montalbano a Teatro presso il TEATRO STABILE DEL GIALLO di Via Al Sesto Miglio 78 (traversa di via Cassia). Lo spettacolo si protrarrà fino al 6 gennaio 2008.

La luna di carta di Andrea Camilleri

regia di Maria Luisa Bigai

sceneggiatura di Riccardo Bàrbera e Maria Luisa Bigai, con la supervisione di Andrea Camilleri.

 

Personaggi e interpreti:

Il commissario Montalbano: Nino D’Agata

Michela Pardo:  Alessandra Costanzo

Elena Sclafani:  Linda Manganelli

Fazio:  Andrea Ruggieri

Catarella: Riccardo Maria Tarci

Dott. Pasquano: Giovanni Guardiano

Tommaseo:  Emanuele Puglia

Paola la rossa:  Anna Masullo

Tra due donne forti e insidiose deve industriarsi il commissario Montalbano: una estroversa, e di franca sensualità; l’altra segreta,  e di morbosi ardori, capace di tutto intraprendere e di tutto nascondere. Si sgambettano a vicenda, le due donne, su scivolosi precedenti: che sono esche e trappole per il commissario.

 

Note di regia:

Una pittrice americana, Georgia O’Keeffe, ha espresso una chiave per il suo lavoro(durato dal primo decennio del secolo scorso fino agli anni ’70), che mi piace qui ricordare: “Niente è meno realistico del Realismo. E’ solo per selezione, enfasi o elisione, che si può giungere al vero significato delle cose.”

La luna di carta trova la via del palcoscenico non come ricostruzione realistica di ambienti, vicende e personaggi, ma avvalendosi della radice più antica e propria del Teatro: La Memoria.

D’altronde non è il Teatro il luogo per eccellenza della Re-Citazione?

I personaggi trovano lo spazio per evocazione. E come accade nel ricordo i dati perdono linearità, i contorni si sfumano, o assommano, o stilizzano, in base allo sguardo di chi li vide.

Questo Montalbano che sente l’incombere della mezza età, coi suoi passaggi fisici ed emozionali, vive tutta “in soggettiva” la vicenda. La intride della propria esistenziale malinconia, accentua lineamenti  e osservazioni. Si lascia – come suo solito - trascinare dagli aspetti umani della vicenda, stordito dal fascino femminile e rischia di mancare il bersaglio. Anzi, lo manca. E’ solo il caso che ricompone la vicenda “anche” secondo il suo schema.

L’indagine prende le tinte del noir per snodarsi fra ombre, malumori, e subitanee brevi accensioni.

In un recente divertissement Andrea Camilleri ha scritto:” (…) La memoria questa notte/ è una talpa malandrina/ scava buche inverte rotte/ d’un viaggio tutto in china(…)”. Anche questa frase può essere prestata al pur sempre spassoso Montalbano de La luna di carta.

 

Il “TEATRO STABILE DEL GIALLO” dalla nascita alla rinascita

Il Teatro Stabile del giallo nasce nel 1986, fondato da Giancarlo Sisti, in Via Cassia 871 dove, fino al 2002, sono stati messi in scena decine e decine di spettacoli per migliaia di repliche con un’attenzione crescente del pubblico fino a diventare uno spazio cult del panorama teatrale Romano.

Dal 1999

La Direzione Artistica viene assunta da Raffaele Castria e una nuova cooperativa formata da attori e registi si occupa del teatro. Nel 2002 lo sfratto. Il vecchio teatro diventa parte di un supermercato. La notizia è amplificata e trova spazio in tutti i giornali e in alcuni telegiornali.

Si fonda un’associazione “amici dello stabile del giallo” che emana un appello per la salvezza del teatro. L’appello viene sottoscritto da importantissimi personaggi della cultura e della politica.Tra gli altri: Ettore Scola, Mario Monicelli, Rita Levi Montalcini, Suso Cecchi D’Amico, Oscar Mammì, Silvana Pampanini, Age, Furio Scarpelli, Diletta Gassman, Giorgio Arlorio, Emanuele Salce, Andrea Frezza, Adalberto Maria Merli, ed altri ancora.

 L’Amministrazione Comunale di Roma, e il Sindaco Walter Veltroni stesso, preso atto del problema che coinvolgeva l’unico teatro di fama nazionale dell’intera zona del municipio xx, intendendo evitare che il teatro si spostasse in altri quartieri o in centro, assegna un nuovo spazio alla compagnia in Via Al Sesto Miglio 78. Si tratta di un teatro non ancora utilizzato perché bisognoso di un lavoro di ristrutturazione. I Lavori sono effettuati e terminano nel dicembre 2004 data in cui lo spazio è “consegnato” alla compagnia.

Il teatro è nuovo, molto bello, molto più capiente del vecchio teatro, ci sarà spazio nel tempo per una biblioteca, e coinvolge varie realtà del territorio. Volendo sperimentare una struttura aperta, potranno usufruire del comprensorio varie scuole, un centro diurno Asl (La voce della Luna) e il Municipio XX (con il quale si sta approntando un disciplinare d’uso).

Nel teatro oltre alla stagione del “Teatro Stabile Del giallo”, troveranno spazio un cartellone di teatro per le scuole, eventi culturali vari, concerti, mostre ecc.