Anche se siamo già nel 2019 da qualche settimana ci teniamo a sottolineare l'uscita avvenuta lo scorso anno del romanzo di Matteo Severgnini dal titolo La donna della luna, pagine 240, euro 16 (Nuovi noir Meridiano Zero, distribuito da Messaggerie).

Carlo Lucarelli scrive di questo lavoro:

“La tranquilla normalità della provincia fa paura. Perché nasconde sempre qualcosa di eccezionalmente inquietante. Per squarciare quel velo placido e immobile come la superficie di un lago ci vuole qualcuno di speciale, un personaggio bello, tormentato ed eroico come Marco Tobia. E uno scrittore preciso e visionario come Matteo Severgnini”.

Il romanzo di Severgnini è ambientato ai giorni nostri sullo splendido Lago d’Orta. L’investigatore Marco Tobia, un tempo poliziotto, soffre della sindrome di Tourette. La possidente Lucia Baroni gli chiede di lavare l’onta dalla sua famiglia: suo fratello non può essersi suicidato buttandosi nel lago, perché idrofobico. Eppure Carlo Baroni è morto in quel modo e svariati testimoni confermano l’incidente. Parte così la ricerca nel passato della famiglia dell’annegato, tra le piccole comunità di Orta e Ameno in quell’affascinante area tra Lombardia e Piemonte che lambisce la Svizzera. Un tempo quella regione era terreno fertile per i contrabbandi che la gente povera metteva in atto portando illegalmente sigarette (ma prima anche caffè e riso), camminando sulle montagne con zaini pesanti, alla luce della luna: è battendo quelle strade che il nostro investigatore cerca la verità sulla morte di Carlo Baroni.

Matteo Severgnini in questo esordio mette in campo la sua esperienza di autore radiofonico e sceneggiatore creando un protagonista dalle molte sfaccettature.

La sindrome di Tourette non è molto nota in Italia. Le crisi di Marco Tobia si svolgono così: grida “Woof Woof” e subisce un doppio scatto della testa all’indietro. Questo flagello lo affligge fin dall’infanzia, quando era piccolo non veniva creduto dai genitori che lo sgridavano aspramente e lo allontanavano. Per questo è un tipo burbero e solitario. Per evitare di “abbaiare” si fuma una canna dopo l’altra, stando attento nel scegliere sempre l’erba a “km zero”, che non incentivi i traffici dei “narcos”. Il potere terapeutico della cannabis, in questo libro, è una realtà… Ma l’autore va oltre: Tobia non è solo vittima della sua condizione.

A volte finge di avere crisi per trarsi d’impaccio da situazioni poco desiderabili. Una trovata che rende ancora più umano e scaltro il personaggio dell’investigatore. La sua compagna si chiama Clara, di professione sex worker, luogo di lavoro un pied-à-terre a Milano.

Questo è l’unico modo che la bellissima ragazza ha trovato per aiutare la sua famiglia. Clara ha anche uno stalker, personaggio pericoloso, che contribuisce a mostrare la pochezza del maschio troppo sicuro di sé.

Ma il nostro eroe con la Tourette riesce a rendere innocuo questo viscido individuo, anche grazie all’aiuto degli amici del Lago d’Orta. Tra questi spicca il poliziotto Antonio Scuderi, fonte del suo senso di colpa, perché a causa di un suo errore si è beccato una pallottola nella schiena che l’ha costretto in sedia a rotelle.

Così il sogno di Tobia è di costruire una barca che possa ospitare lo sventurato amico: a questo gli serviranno i soldi di Lucia Baroni.

Fingendosi uno scrittore per reperire informazioni, l’investigatore scopre una storia di ricatto e di parentele non chiarite. Il passato che ritorna è il leitmotiv di questo primo libro sulle imprese dell’investigatore del Lago d’Orta.

Tutta la poesia di quell’area tra acqua, montagne e confine, con le sue enoteche, il Museo del Contrabbando e il festival blues contribuisce al fascino di questo noir particolare. Un modo per riscoprire posti bellissimi e carichi di storia da visitare, sulle tracce di un investigatore straordinario.

Ecco il booktrailer realizzato a suo tempo per questo romanzo:

L'autore

Matteo Severgnini vive a Omegna, sul lago d’Orta. Collabora come autore con la Radio Televisione Svizzera Italiana a diverse trasmissioni culturali, radiofoniche e televisive. Ha pubblicato racconti su diverse antologie edite da Mondadori, Rubbettino, Moby Dick, Perrone, A.Car e Lampi di Stampa. Per il cinema ha scritto e co-sceneggiato il film documentario poliziesco A Omegna non si beve più il caffè di Erik Bernasconi (casa di produzione Ventura Film), che sarà nelle sale cinematografiche.