Un Leggerissimo di poco più di cento pagine, copertina lucida in bianco e nero con cantante donna in piccolo su lama di coltello affilata e uno schizzo di sangue, il tutto in formato tascabile. L’ideale per leggerselo in un’oretta questo Fragile di Patrick Fogli, Gruppo Perdisa editore 2007. Una breve storia ambientata a Bologna. Il solito psicopatico che uccide le sue vittime di sesso femminile tagliando loro la gola, dopo averle tenute legate per un intero giorno. Elemento in comune la canzone Fragile di Sting. Nel senso che tutte e tre le vittime hanno cantato questa canzone poco prima di essere uccise. Altra vittima un anziano passante che “ha visto”, colpito ripetutamente da diverse coltellate. Sulle tracce dell’assassino il commissario Gabriele Riccardi con il pizzetto innamorato pazzo della fidanzata Alice. Un punto di riferimento fondamentale. Lavora alla questura di Bologna “dalla fine della banda della Uno bianca”. Suo braccio destro Ippoliti di cui si fida ciecamente. Alcuni indizi “Un uomo zoppo, probabilmente abbastanza giovane da tirare quelle coltellate. Forse con un Ducato bianco. Indossa un paio di scarpe sportive, da ginnastica. Abbiamo trovato le impronte nel terreno, a Corticella. Un quarantatre. Probabilmente è anche alto”. La storia si svolge da tre punti di vista: quello del commissario, quello di Alice e quello dell’assassino. Ma l’aspetto più importante del libretto è costituito dal rapporto Gabriele - Alice, un rapporto di amore intenso e appassionato fonte di sicurezza per il giovane commissario. Fragile anche lui, come il titolo della canzone “Sono tante le cose che mi fanno sentire fragile. Gli occhi di Alice, ad esempio. Quella forza. Quel coraggio. Io non ce l’ho”. Ma la forza e il coraggio gli verranno in soccorso proprio quando la stessa Alice si troverà in pericolo.

Che dire? Sia la struttura del lungo racconto che l’idea che lo sorregge non sono certo originali ( ma trovare qualcosa di originale nel campo del giallo è davvero difficile). La canzone che suscita impulsi omicida è roba vecchia. Lo stile è a scatti con frasettine brevi spesso una sotto l’altra a creare una certa atmosfera di inquietudine e nervosismo. Ma a lungo andare queste frasettine brevi e sincopate un po’ di nervoso me lo hanno fatto venire.

 

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