Ripeteva questi versi ad alta voce a lungo, fino a quando i poveri monaci non lo richiamavano alla regola del silenzio operoso. Fu un periodo vissuto intensamente, che attenuò fino a cancellarlo il ricordo della famiglia.  Non trascurò però il lavoro nei campi, anzi gli fu utile per metabolizzare ciò che veniva via via imparando. E fu nei campi che un giorno, mentre potava alcuni alberi da frutto, ebbe un incontro inatteso. “Alberto!” si sentì chiamare, si volse, di fronte a lui  vide una specie di grosso fagotto avvolto in un caffettano nero dal quale uscivano a stento gli occhi e la bocca.

La sorpresa fu sconvolgente  “Ma tu…tu sei..”, “Si, sono io Nancy, tua moglie”, “Ma cosa ci fai qui?” “Sapevo che saresti ritornato alla tua infanzia. Mi hai parlato sempre di questio luoghi…Il tuo sogno; ricordi?”, “Come stai?”, “Male. Alla cinquantesima operazione il fisico è crollato, sono stata cacciata dalla TV. Adesso vivo presso alcuni amici, non temere però, volevo solo vederti un attimo e dirti che avevi ragione tu, adesso vado. Arrivederci” disse andandosene. Non la fermò.

Quell’incontro lo lasciò assorto per tutto il giorno. Anche i monaci furono sconcertati da quell’inusuale silenzio. Aveva sbattuto di nuovo contro la realtà, capì che a questa non poteva più sottrarsi. Sentiva che non avrebbe imparare ancora nuove idee e conoscenze, per  poi lasciarle chiuse in sé ed in quel luogo. Decise di tornare nel mondo, per far conoscere a tutti un’altra possibile realà.

Non sarebbe stato facile, quasi certamente ne sarebbe uscito sconfitto. Pensò di portare con sé un libro originale. La scelta non fu facile, doveva essere un testo che insegnasse senza annoiare, che unisse le coscienze, che desse speranza nel futuro. Nel vaglio, fu più volte sul punto di arrendersi, rovistò quasi disperato tra i titoli borbottando “Eppure c’era, eppure ‘era…c’era…c’era…ah si, ecco!”

 

« C'era una volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No ragazzi, avete sbagliato: c'era una volta un pezzo di legno. »

 

Mise il libro nel tascapane, dalla finestra, entrava la prima luce di un sole pulito, ne fu contento. Uscì.