Dopo avere conosciuto il personaggio di Henry Merrivale dello pseudonimo Carter Dickson in Lettore in guardia! oggi faremo la conoscenza di un'altra creatura di John Dickson Carr già indicata nel titolo attraverso Gideon Fell e la gabbia mortale, Mondadori 2008.

“Brenda White e Frank Dorrance non si amano. Ma per una bizzarra clausola testamentaria, è solo sposandosi che entreranno in possesso di una montagna di soldi. L’idea alletta anche Nicholas Young, tutore della ragazza, rimasto invalido dopo un sinistro incidente. A complicare il tutto, però, arriva un quarto incomodo: Hugh Rowland, giovane avvocato innamorato di Brenda”.

A farne le spese il povero Frank trovato ucciso in un campo da tennis strangolato con una sciarpa. Strano, però, che sul campo da gioco manchino le orme dell’assassino. A risolvere l’intricato garbuglio Gideon Fell “un uomo straordinariamente alto e di proporzioni colossali, avvolto in un mantello nero largo come una tenda e con un cappello a larghe tese piantato fermamente su una foltissima capigliatura striata di grigio”. Da aggiungere un paio di occhiali e un “faccione roseo e sorridente da Babbo Natale e un paio di baffoni da bandito” che contrastano con il faccione roseo, dico io. Voce forte e risonante, emette spesso una specie di grugnito, morsica di continuo un sigaro. In contrasto con il sovrintendente Hadley “una figura ritta, rigida, dalla mascella dura, capelli e baffi di un opaco color acciaio”, occhi grigi tendenti al nero. “Sono venticinque anni che cerco di instillarvi i principi della calma spirituale. E non mi avete mai dato retta. Vi buttate sempre, con la massima violenza, in una sola direzione” lo ammonisce. E dunque sospetti, pensamenti e ripensamenti, orari, il classico temporale che arriva a creare una atmosfera di inquietudine, un giochino su come commettere un omicidio e l’omicidio che arriva puntuale…

Ci sono fotografie compromettenti, c’è pure di mezzo un robot e spuntano alcune interessanti domande: si può camminare in equilibrio su una rete? Oppure, si può camminare con le sole braccia? Arriva perfino una auto denuncia e un altro assassinio impossibile in un teatro. Nessuno di quelli che stavano dentro e nessuno di quelli che stavano fuori ha potuto commettere il delitto…

E dunque ecco il Carr prestigiatore che mischia le tre carte ed ora l’asso è qui, ora è là come per magia. Uno dei suoi gialli più ingegnosi. Addirittura fin troppo ingegnoso.

 

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