Quando piove ;di Giovanni Sicuranza, Montag editore 2009.

Una Villa misteriosa che si amplia sempre di più, delle morti altrettanto misteriose, un medico in pensione che soffre di incubi, una dottoressa piena di dubbi, un intreccio perverso di interessi politici ed economici. Questo il succo in poche parole. Ma se vogliamo approfondire allora notiamo che la Villa è nello stesso tempo una casa di riposo, un centro specialistico privato dell’infortunistica, uno studio medico legale convenzionato con le compagnie assicurative e pure un centro di accoglienza per le donne del sahel costrette a subire l’infibulazione. Possiamo, dunque, immaginare il giro di affari sporchi che ci girano intorno e le lotte di potere che ne scaturiscono.

Morti sospette, dicevo, un suicidio, un tragico incidente (voluto dal fato o provocato?), violazione di tombe in un  cimitero, intimidazioni, sospetti, paure.

E accanto alla storia poliziesca vera e propria uno sguardo alla società: il razzismo e l’odio verso gli extracomunitari (un certo Mario Borgasio che ricorda il Borghezio di padana memoria), gli effetti nefasti della pubblicità, la falsità ;nei rapporti umani.

Racconto ora in prima, ora in terza persona, vicende scandite nel tempo con opportuni flah back. Prosa delicata e leggera, ricca introspezione psicologica con una certa tendenza alla caricatura, qualche spunto scontato e sorpassato dagli eventi.

Quattro atti, quattro epiloghi, il colpo finale a sorpresa (e che colpo!) e la Nemesi che sembra rimettere le cose al posto giusto. Con una pioggerella continua e assillante.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it