E’ in libreria da qualche settimana Buio d’estate (Sommardoden, 2008) secondo romanzo di Mons Kallentoft, autore nato a Linköping in Svezia e in questa cittadina ambienta i suoi romanzi gialli.

Di questo autore abbiamo avuto modo di leggere il suo primo romanzo dal titolo Sangue di mezz'inverno pubblicato un anno fa sempre dalla Editrice Nord e possiamo affermare che Kallentoft

si sta rivelando un nuovo maestro del noir nordico e ha dato vita a una protagonista interessante, la detective Malin Fors, infatti l’autore seguendo un certo stile del nord europa mette nei suoi romanzi

un’attenzione particolare all’universo femminile: da chi svolge le indagini, a chi è vittima di violenze. Ecco quanto afferma in merito l’autore in una recente intervista:

<<La società svedese può essere definita una delle società più egualitarie esistenti, le donne stanno acquisendo sempre più voce, e Malin Fors, così come Lisbeth Salander, rappresenta un po’ questa tipologia di donna, risoluta e dalla personalità forte. Nonostante ciò nel nostro paese, così come in molti altri, continuiamo ad avere molti casi di violenze domestiche, e questo è un problema reale, di cui bisogna parlare...forse è stato proprio questo che ha spinto alcuni scrittori a sentire l’esigenza di trattare l’argomento, ovviamente con il mezzo a loro disposizione, la narrazione.>>

Questa volta la vicenda si svolge in piena estate, il paese è avvolto da una forte calura e in un parco c’è una aggressione ad una ragazza, che però pur ferita e violata si salva ma non può riconoscere l’aggressore. in un secondo tempo c’è lo scioccante ritrovamento del corpo di un’altra ragazza uccisa in riva al lago del paese.

I sospetti in un primo tempo puntano verso un gruppo di extracomunitari, ma poco dopo appare chiaro che l’aggressore non è stato un uomo, potrebbe essere una donna e vicino a Linköping c’è una comunità di lesbiche....

 

L’autore: 

Mons Kallentoft è nato nel 1968 a Linköping. Da giovane non legge granché: preferisce giocare a calcio e a hockey. Poi, all’età di 14 anni, un infortunio gli impedisce di proseguire l’attività agonistica e gli fa scoprire la narrativa. Ma devono ancora passare vari anni, parecchi viaggi e un lavoro da pubblicitario prima che Mons decida di dedicarsi completamente alla scrittura. Il successo è immediato: osannato dalla critica, Sangue di mezz’inverno, il suo primo romanzo, vende più di 300.000 copie in Svezia e, con la pubblicazione in altri 12 Paesi europei, diventa un caso editoriale internazionale

 

La quarta:  

Non ricorda niente, Josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell’anima, l’ispettrice Malin Fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un’altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, Malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia Linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di Linköping. Scatenando così l’ira e l’indignazione dell’opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d’intolleranza. Tuttavia Malin è l’unica a intuire che, per fermare l’assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità...

 

 

Mons Kallentoft, Buio d’estate (Sommardoden, 2008)

Traduzione Alessandro Storti

Editrice Nord, collana Narrativa 446, pagg. 411, euro 18,60