Nel numero 120 della collana I bassotti, la Polillo Editore pubblica un autore noto negli anni trenta ma non ci risulta sia mai stato tradotto in Italia.

Il romanzo ora pubblicato è La poltrona e il rasoio (There Sits Death, 1933) e l’autore è l’australiano Paul McGuire. Il suo lavoro di ambasciatore gli ha permesso di girare mezzo mondo, passando vari anni sia in Irlanda che in Italia. Nel nostro paese fu insignito dell’onorificenza papale della Gran Croce dell’Ordine di San Silvestro e successivamente, nel 1967,  sarà nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

L’autore:

Paul McGuire (1903-1978), nato a Petersburg, in Australia, dopo gli studi presso il Christian Brothers’ College, si laureò in storia alla University of Adelaide. Giornalista, poeta, conferenziere, professore di storia per la Workers’ Educational Association of South Australia, McGuire fu anche scrittore prolifico e si cimentò in diversi generi letterari: dai libri di viaggio ai saggi, dalla critica letteraria alla narrativa. Nel 1931 pubblicò Murder in Bostall, il primo di sedici mysteries realizzati nell’arco di dieci anni. Dopo aver svolto compiti di intelligence per la Royal Australian Naval Volunteer Reserve durante la seconda guerra mondiale, si dedicò alla politica e alla diplomazia: fu ambasciatore in Irlanda nel 1953, ministro dal 1954 al 1957 e ambasciatore in Italia dal 1957 al 1959. Tornato in Australia, riprese la sua attività di giornalista e di scrittore, ma dovette ben presto limitarla a causa di gravi problemi agli occhi.

La “quarta”:

Jimmy Norton è un importante uomo d’affari londinese, ma la Grande Depressione dell’inizio degli anni Trenta ha messo in ginocchio anche lui e quindi ha deciso di ritirarsi a riflettere al Mount Lelland Hotel, un lussuoso albergo di sua proprietà. Ed è lì, in un angolo appartato del salone, che una sera viene trovato morto su una poltrona con la gola squarciata. Il rasoio rinvenuto accanto al cadavere reca soltanto le sue impronte, e l’inchiesta di rito si conclude con un verdetto di suicidio. Un anno dopo Michael Seavington, un vecchio conoscente di Norton, va a soggiornare al Mount Lelland e subito viene accostato da uno strano tipo di nome Gabriel Parrett. Questi, sostenendo di vantare ingenti crediti da Norton, ha tutta l’intenzione di dimostrare che l’uomo è stato ucciso, così che i premi delle sue assicurazioni sulla vita possano essere liquidati a favore dei creditori. Ma il povero Parrett non riuscirà nel suo intento, perché finirà anche lui con la gola squarciata, sulla stessa poltrona di Norton, con accanto, per terra, un rasoio. Questo mystery del 1933, finora inedito in Italia, fornisce un vasto campionario di personaggi eccentrici e curiosi, alcuni più propensi al raggiro, altri – come lo stesso Seavington, con più soldi che buon senso – a essere raggirati.

Paul McGuire, La poltrona e il rasoio (There Sits Death, 1933)

Traduzione Dario Pratesi

Polillo Editore, collana I bassotti 120, pagg. 284, euro 14,90