Una data per morire di Mignon G. Eberhart, Mondadori 2013. Personaggio di alcuni racconti Susan Dare, scrittrice di romanzi gialli dalla “testa leonina”, coadiuvata dall’amico giornalista Jim. Al tavolo di un ristorante. Scena sotto ai suoi occhi, la vecchia signora Farish alle prese con un nipote e la frase “Non la farò lunga. Ma ho deciso. Basta, soldi, mio caro”. Sicuro che rimarrà stecchita prima del tempo. Tra l’altro mentre si sta facendo le manicure. Interessante…

Uno strano biglietto, un morto investito da una macchina, di mezzo addirittura una rivoluzione a Cuba; un tizio che va verso la sua auto e scivola in un burrone, accidenti alla nebbia, ma le luci dei fari erano accese! Chi ha pugnalato a morte Cynthia Cavendish? Alcuni sospetti in una casa ermeticamente chiusa; un morto per cause naturali ma c’è qualcuno che non ci crede e vuole vederci chiaro, allora occhio ad una boccetta di sali.

Altri racconti hanno come protagonista James Wickwire, vicepresidente di una banca, “scapolo più o meno incallito e piuttosto anziano”, suo amico Happy un “cane enorme bracco dal pelo rossiccio”. “Una data per morire” è la storia che dà il titolo alla raccolta e insomma viene fuori un biglietto dove si stabilisce che il sig. Brown deve schiantare il 9 ottobre e oggi è l’8. Si potrà evitare questa morte prematura?

Una prosa che scivola via sapiente e sicura. Pochi tocchi e il personaggio è materializzato, tensione, paura, esplorazione, il buio, la pioggia battente e insomma qualche spunto di gotico, il dubbio, il sospetto, ma anche l’impossibile, l’abilità delle deduzioni tratte da piccoli particolari che riaffiorano improvvisamente alla memoria (la Eberhart maestra in questo campo), un po’ di movimento che non guasta.

Una regina del mystery, una specialista del racconto.

Per I racconti del giallo ecco Il manutengolo di Lorenzo Fontana.

Siamo nell’estate del 1860. Una delle donne del brigante Domenico Tiburzi è stata uccisa. Prima strozzata e poi sfigurata con un coltello. Chi è l’assassino? Lo vuole sapere il brigante stesso e un uomo di lei innamorato. Una breve indagine, alcuni sospetti, tra cui i due personaggi citati (perché no?) e l’amore possessivo è capace di tutto. Semplice nella scrittura e nella soluzione.

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