Buone notizie sul fronte della causa intentata da Les Klinger contro la Arthur Conan Doyle Estate, della quale abbiamo in altre occasioni. La vertenza è basata sulla richiesta, da parte degli eredi Doyle, del pagamento di una licenza per ogni libro o film su Sherlock Holmes pubblicato negli U.S.A., con la motivazione che 10 storie sono ancora coperte da copyright in quel paese. Viceversa, Klinger (e con lui molti altri) ritiene che il personaggio di Holmes sia sufficientemente descritto in opere ormai di pubblico dominio (50 storie sulle 60 del Canone) da rendere ingiustificate le pretese dei detentori dei diritti per qualsiasi uso dei personaggi di Holmes e Watson (pretese che, ricordiamo, valgono solo per gli Stati Uniti, dato che in Europa tutto il Canone è nel pubblico dominio.) A tale scopo, Klinger si è opposto, presso una corte dell’Illinois, alla richiesta del pagamento per un’antologia di apocrifi di prossima uscita, da lui curata insieme a Laurie King.

Il 30 luglio è stato reso noto che la Conan Doyle Estate non ha risposto alla citazione in giudizio, garantendo pertanto la vittoria a Klinger nella causa specifica; ma lo studioso holmesiano ha chiesto al giudice di pronunciarsi nel merito del punto di diritto in discussione, in modo da avere una sentenza che crei un precedente anche per eventuali cause future contro chiunque altro. La sentenza dovrebbe arrivare a breve.