Riportiamo la notizia apparsa qualche giorno fa su La Stampa: Dopo 84 anni ritorna, anzi, “resuscita” il più celebre e acuto tra gli investigatori privati. Chi? «Elementare, Watson»: Sherlock Holmes, del quale il prossimo settembre uscirà un nuovo romanzo per i tipi della casa editrice Orion.

Lo ha annunciato con l’orgoglio lo scrittore che, per forza di cose, prenderà il posto dell’inventore del geniale detective, sir Arthur Conan Doyle, scomparso nel 1930. Si tratta di Anthony Horowitz, scrittore inglese noto al grande pubblico per la serie di romanzi e racconti dedicati alla spia-adolescente Alex Rider, ammesso al servizio dell’Mi6 quando ancora era quattordicenne.

La scelta di Horowitz è stata approvata dagli eredi di Conan Doyle, che per la prima volta in assoluto hanno autorizzato un nuovo romanzo sul memorabile personaggio, dopo la raccolta di racconti che pose fine a ciò che gli appassionati di Holmes chiamano pomposamente il “canone classico”: era il lontanissimo 1927, tre anni prima della morte dell’autore, e nella traduzione italiana s’intitolava Il taccuino di Shelock Holmes. Se invece si vuole risalire al vero e proprio ultimo romanzo, bisogna retrocedere ancora al 1915, quando uscì La valle della paura. Da allora, solo edizioni apocrife o “liberamente ispirate a”.

«Mi sono innamorato delle storie su Holmes quando avevo 16 anni, e da allora le ho rilette molte volte», ha assicurato lo scrittore, ormai 55enne. «Non ho saputo resistere all’opportunità di scrivere un’avventura completamente nuova di una simile icona, e il mio obiettivo consiste nel produrre un poliziesco d primissima categoria, pur rimanendo fedele allo spirito dell’originale».

Ovviamente, nemmeno il benché minimo anticipo sui contenuti dell’intreccio, o semplicemente sul titolo. Non si sa nemmeno se ricomparirà anche l’amico di sempre, il dottor Watson: ma come farebbe l’imbattibile investigatore senza la sua spalla? Il mistero sarà risolto fra qualche mese.