- Sì, certo, ma non vedo che cosa possa significare! La cosa è stranissima. Reeve è stato un pazzo a nascondere qui questi oggetti. Poteva gettarli in un posto più lontano. A meno che non sia stato colto dal panico.- No, chi ha nascosto qui questi oggetti sapeva benissimo che non li avremmo cercati così vicini. Non era logico, ma a volte non bisogna ragionare con la logica, ma con la fantasia. Quanto e Reeve, non avete detto che avete potuto ricostruire le sue occupazioni dal momento in cui egli è uscito di casa. Se egli si fosse aggirato qui nei dintorni sarebbe stato visto dalla casa. Ora voi avete in mano un innocente. La persona che ha messo queste cose qui non desidera riaverle di nuovo.- Allora non pensate che il furto fosse il movente dell’assassinio?- No, non lo penso affatto. Via, parleremo di ciò dentro la villa. Portiamo questi oggetti con noi.Arrivati alla villa, Sheila volle immediatamente fare delle prove. Fece chiudere il cancello, il portone della villa e tutte le stanze. Fece ciò con molta circospezione, cercando di non fare nessun rumore. Ciò nonostante il rumore che fece fu abbastanza considerevole. I serramenti non ben oleati scricchiolarono nell’aprirsi, soprattutto il portone di ingresso e il lucchetto al cancello.

- Chiunque abbia udito una volta questa porta aprirsi o chiudersi - disse Sheila - avrebbe esitato ad aprirla dopo aver commesso l’assassinio. Avrebbe pensato al rumore. Portate le cose su di sopra nella stanza. Io andrò un momento dalla signora De La Hire a farle una domanda.

Barnaby andò su per le scale seguito da Sheila.

- Ho domandato alla signora De La Hire - disse - se il capitano era andato per qualche motivo di sotto nel portone la sera precedente alla sua morte. Ella mi ha risposto che egli si era fermato là per circa una mezz’ora fumando una sigaretta prima di coricarsi. Ora spero di trovare un significato di tutto questo e cercheremo di vederci chiaro in ciò che ho scoperto.

- Sì, parlate, ditemi tutto.

Sheila si accomodò in una poltrona, noncurante della minigonna che metteva ben in evidenza le mutandine trasparenti. Quando si accorse dell’imbarazzo dell’ispettore Barnaby, tentò di far scendere più giù la stretta minigonna, ma inutilmente. Allora, decise di far finta di niente e prese a parlare:

- Benissimo! Credo che per rendere le cose più chiare è meglio che io compendi separatamente tutte le mie conclusioni sin dal principio. Forse siete stato colpito dalle stesse idee che hanno colpito me, ma mi scuserete se ci torno sopra. Qui ci troviamo di fronte ad un caso di un uomo assassinato, e l’assassino, senza dubbio, è uscito dalla sua stanza. C’erano due vie da prendere per andarsene: la porta e la finestra. Se è uscito dalla finestra, allora bisogna dire che non era un individuo che abitava in questa casa, perché quando la domestica scese la mattina, parve che non mancasse nessuno degli inquilini. Tuttavia, bisogna tener presente che non è il caso di fare assegnamento su ciò che ha dichiarato la domestica, dati i suoi modi e la sua evidente determinazione di non accusare Reeve. A prima vista sembra probabile che l’assassino sia andato fuori dalla porta, perché con esso se ne era andata anche la chiave e se egli fosse uscito dalla finestra probabilmente avrebbe lasciato la chiave nella serratura, per impedire che qualcuno tentasse di entrare con un’altra chiave, o semplicemente guardasse quello che succedeva dentro. Ma c’è da rilevare il fatto che la persiana era alzata e fu trovata così la mattina. Essa certo sarà stata abbassata la sera e l’assassino non può averla alzata se non per scappare. È evidente. Voi direte che la finestra era chiusa e sprangata. È vero, ma non può ugualmente esser stata chiusa dall’esterno come dall’interno? Noi abbiamo veduto come essa gira facilmente sui suoi cardini e come è scorrevole la molla che la chiude! Guardate.

Si avvicinò alla finestra e proseguì:

- Chiunque, dal di fuori, avesse desiderato chiudere la finestra completamente, non avrebbe avuto che da tenere col dito la molla che chiude, fino al momento di vedere le imposte congiunte all’intelaiatura, poi lasciarlo... Certo essa sarebbe caduta a posto. Ed ora guardiamo qualche altra cosa. Diamo un’occhiatina al davanzale. È un davanzale liscio e nuovo, come d’altronde è quasi nuova anche la villa, ma probabilmente voi vedrete in un posto un piccolo solco. Lo vedete? Sembra che sia stato fatto con una punta d’acciaio. Ed è un lavoro freschissimo, perché attorno al solco c’era ancora la polvere della pietra, ora spazzata via dal vento. Se un uomo fosse sceso da questo davanzale con una corda attaccata ad un arpione, certo doveva lasciare dietro di sé questo segno. Tutto porterebbe a pensare che l’assassino sia uscito dalla finestra. Anche un’altra cosa potrebbe confermare questa supposizione. Voi ricordate che quando la signora De La Hire osservò che erano state portate via le lenzuola, voi concludeste che erano servite per avvolgere il bottino?