Che male c’è? di Ugo Mazzotta, Todaro 2014.

Il commissario Prisco è stato spedito a Cagliari per una vecchia vicenda (mai essere onesti), una vita solitaria la sua, senza amici, senza legami veri in procura (però, intanto, è al ristorante con Lia). Ora se la deve vedere con un morto ammazzato e un ferito in una concessionaria di auto, coadiuvato dall’ispettore Carta in stretta (strettissima) relazione con la dottoressa Silvia Congiu (entrambi sposati che è più bello).

Un vecchio ce l’ha a morte con il nostro Prisco, gomma della sua macchina bucata, gatto impiccato nel suo giardino, violenza sulla sua nuova compagna Rosalba Dettori cancelliere (piccolina dall’aspetto morbido).

Ci sono tutti gli ingredienti di un giallo di squadra, i vari personaggi con le loro caratteristiche (c’è pure un Lotti tra quelli minori extra squadra), gli scontri (per esempio con la dottoressa Congiu e il magistrato ostile), le simpatie, gli amori, i momenti di forza e di abbattimento, ecc…Poi arriva la cruda realtà, il  traffico di droga, i problemi dei giovani che diventano protagonisti di filmini pornografici anche soltanto per un cellulare di ultima generazione. Dopotutto “Che male c’è?”

Libro onesto, dignitoso, senza voli pindarici ma bene ancorato a terra su una problematica attuale e portato avanti con una scrittura semplice e pulita. Il classico buon prodotto, forzatamente un po’ ripetitivo (vedi il solito corsivo, qui cambiato in stampatello, sul vendicatore di turno) che si distacca, però, da certe cianfrusaglie giallistiche.