La mossa del cartomante di Franco Matteucci, Newton Compton 2014.

Marietta Lack, la sarta di Valdiluce, muore nell’incendio della sua casa. Tragico incidente o attentato? Ad indagare l’ispettore Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, capelli biondi lunghi, occhi azzurri, fisico splendido e splendido naso capace di avvertire i minimi odori (mi ricorda don Attilio Verzi di Andrea Franco). Vespa 50, bianca come la neve, degli anni ottanta (e qui mi viene in mente il free lance Radeski di Paolo Roversi). Scapolo, vive in una casa con formicaio (giuro) e il topo Mignolino. Suo assistente Kristal Beretta, capelli a spazzola, occhi celestini e una gran simpatia. Supercapo Soprani invischiato in traffici piuttosto dubbi. Portatore di disgrazie al solo apparire il falco Trogolo, come in questo caso.

Sull’omicidio: Marietta nuda, odore di cherosene e, soprattutto, una impronta particolare sulla neve che potrebbe essere quella dell’assassino. In giro sette segrete, satanismo, feste mascherate con orge incluse. Colpa del “cartomante” che legge il futuro e porta alla perdizione un sacco di donne (urge beccarlo).

Tutto gira intorno alla locanda della padella nera con la proprietaria Alma Bellini, il fido servitore nano thailandese Dan Chupong e il “Bamboccione”, un grasso Buddha a forma di vaso. Non mancano i personaggi tipici di ogni paese: il benzinaio che sa tutto e la signora “telecamera” che vede tutto. Momento sentimentale del Nostro con la campionessa del mondo di sci, di riflessione con il Poeta del luogo, gomma forata della Vespa (avvertimento?) e altri morti ammazzati. Citazione imprescindibile di Watson e Sherlock che se manca non c’è gusto.

Sulla fascetta gialla che circonda il libro la scritta “Geniale!”. Diciamo normale, via.

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