- Non si introdurrà in casa altrui, signore. Glielo giuro solennemente. Anzi, non farà più del male a nessuno in questo Paese. Le garantisco, Sir Henry, che entro pochi giorni saranno terminati i preparativi necessari e lui sarà già in viaggio verso l’America del Sud. Per l’amor di Dio, signore, la imploro di non far sapere alla polizia che Selden si trova ancora nella brughiera. Ormai hanno rinunciato a cercarlo da quelle parti, e adesso può starsene tranquillo finché la sua nave non sarà pronta. Non può denunciare lui senza coinvolgere me e mia moglie in questa faccenda. La supplico, signore, non dica nulla alla polizia! - Lei che ne pensa, Watson? Mi sono stretto nelle spalle. – Se lasciasse effettivamente il Paese, sarebbe un peso di meno per i contribuenti.

- E se dovesse rapinare qualcuno prima di tagliare la corda?

- Non farebbe niente di così insensato, signore. Lo abbiamo rifornito di tutto ciò di cui può aver bisogno. Commettere un crimine significherebbe rivelare il suo nascondiglio.

- E’ vero – ha ammesso Sir Henry. – Bene, Barrymore…

- Che Dio la benedica, signore, e grazie di cuore! Mia moglie sarebbe morta di dolore se l’avessero ripreso.

- Temo che siamo rei di complicità e favoreggiamento, Watson. Ma, dopo quel che abbiamo sentito, non me la sento più di consegnare quell’uomo… e dunque facciamola finita. D’accordo Barrymore, lei può andare.

Balbettando per l’emozione alcune parole di gratitudine l’uomo ha fatto per uscire, ma dopo un attimo di esitazione è tornato sui suoi passi.

- Lei è stato così generoso con noi, signore, che vorrei fare il possibile pe ricambiarla. So una cosa, Sir Henry, che forse avrei dovuto dire prima, ma che ho scoperto molto tempo dopo l’inchiesta. Non ne ho mai parlato ad anima viva. Riguarda la morte del povero Sir Charles.

Il Baronetto e io siamo balzati entrambi in piedi. – Lei sa come è morto?

- No, signore, questo non lo so.

- Cosa, allora?

- So perché si trovava l cancellino a quell’ora. Doveva incontrare una donna.

- Incontrare una donna! Lui?

- Sì, signore.

- E il nome della donna?

- Non sono in grado di darle il nome, signore, ma solo le iniziali. Le sue iniziali erano L.L..

- Come fa a saperlo, Barrymore?

- Ecco, Sir Henry, suo zio ricevette una lettera quella mattina. Ne riceveva sempre molte, a causa della sua posizione, e perché era ben conosciuto per il suo animo generoso, tanto che chiunque si trovasse in difficoltà si rivolgeva a lui con fiducia. Ma quella mattina accadde che ci fosse soltanto quell’unica lettera, così era impossibile che io non me ne accorgessi. Veniva da Coombe Tracey e l’indirizzo era vergato con una grafia femminile.

- Ebbene?

- Ecco, signore, non pensai più alla faccenda, né l’avrei mai fatto se non fosse stato per mia moglie. Soltanto qualche settimana fa stava facendo le pulizie nello studio di Sir Charles – non era più stato toccato dal giorno della sua scomparsa – e ha trovato la cenere di una lettera bruciata dietro la grata del caminetto. La maggior parte era stata distrutta dalle fiamme ma un brandello, il fondo di una pagina, era rimasto intatto, e ci si riusciva ancora a leggere, anche se la scrittura risultava grigia sullo sfondo nero. Ci sembrò un poscritto aggiunto alla fine della missiva, e diceva: “La prego, la prego, dato che è un gentiluomo, bruci questa lettera, e venga al cancellino alle dieci”. Sotto, al posto della firma, le iniziali L.L..

- Ha conservato il pezzetto di carta?

- No, signore, si è polverizzato quando lo abbiamo mosso.

- Sir Charles aveva mai ricevuto altre lettere indirizzate a lui con la stessa grafia?

- Bè, signore, non prestavo molta attenzione alla sua corrispondenza. Non avrei notato neanche questa lettera, se non fosse arrivata da sola.

- E non ha idea di chi possa essere L.L.?

- No, signore. Non più di quanto possa averne lei. Ma immagino che se riuscissimo a mettere le mani su quella signora ne sapremmo di più sulla morte di Sir Charles.

- Non capisco proprio, Barrymore, perché mai lei abbia tenuto nascosta questa informazione così importante.

- Vede, signore, il fatto successe subito dopo che erano iniziati i nostri guai personali. E poi, signore, io e mia moglie eravamo entrambi molto affezionati a Sir Charles, e ne avevamo ben ragione, considerato tutto quello che ha fatto per noi. Riesumare questa storia non avrebbe aiutato il povero padrone, ed è sempre meglio andarci cauti quando c’è di mezzo una signora. Anche i migliori fra noi…

- Lei pensava che potesse rovinargli la reputazione?

- Ecco, signore, pensavo che non ne sarebbe venuto niente di buono. Ma ora lei è stato gentile con noi, e ho ritenuto che sarebbe stato ingiusto da parte mia non dirle tutto quello che so sulla faccenda.