Diciottesima attesa indagine dell’ispettore William Monk nella Londra di metà Ottocento. Il Giallo Mondadori n. 3118 presenta in edicola questo novembre Un mare senza sole (A Sunless Sea, 2012) di Anne Perry.

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Dalla quarta di copertina:

Il cadavere della donna giace su un molo del Tamigi. Fradicio d’acqua e così orrendamente mutilato che, a una prima occhiata, l’ispettore William Monk della polizia fluviale stenta a riconoscerlo come umano. Forse una prostituta finita in balia del cliente sbagliato? Possibile. Sorprendente, tuttavia, scoprire un legame tra la vittima e uno studioso morto suicida, il dottor Lambourn, fervido sostenitore di una regolamentazione del commercio dell’oppio destinato a usi medicali. La vedova sostiene che suo marito non si è tolto la vita: è stato ucciso dopo che qualcuno aveva tentato di screditare le sue ricerche per proteggere gli enormi interessi derivanti dallo stupefacente. Monk subisce forti pressioni perché al più presto il brutale assassino del molo sia assicurato alla giustizia, ma le autorità non sarebbero forse così sollecite se immaginassero dove le sue indagini lo condurranno. A esplorare i canali più segreti di un traffico esecrabile, e a portare alla luce la corruzione che infetta i piani alti della società.

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Ecco l’incipit:

Il sole sorgeva lentamente sul fiume, screziandone di rosso la superficie. L’acqua che gocciolava dai remi di Monk luccicò per un attimo come vino, o sangue. Sull’altro banco, a circa un metro di distanza, Orme si piegava in avanti e spingeva il suo peso contro la forza della corrente. Agivano in perfetta sincronia, ormai abituati l’uno all’altro. Era l’ultima settimana di novembre del 1864, ed erano passati quasi due anni da quando Monk aveva assunto il comando della polizia fluviale alla stazione di Wapping.

Una piccola vittoria per lui. Il sergente Orme ci aveva passato tutta la sua vita di adulto; per Monk, invece, si era trattato di un cambiamento importante dopo aver lavorato prima nella polizia metropolitana e poi come investigatore privato.

La sensazione di pace e soddisfazione in cui era immerso fu scossa da un grido, tanto acuto da sovrastare perfino il cigolio degli scalmi e lo sciabordio dell’acqua mossa da una fila di chiatte. Monk e Orme si voltarono entrambi verso la sponda settentrionale e Limehouse Pier, che distava meno di una ventina di metri.

Il grido di terrore si ripeté lacerante, e d’un tratto comparve una figura, nera contro le sagome scure e indistinte delle baracche e dei magazzini sul lungofiume. Indossava un lungo cappotto e agitava le braccia, inciampando ripetutamente. Impossibile dire se fosse un uomo o una donna.

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Anne Perry nasce a Londra nel 1938. Terminati gli studi incomincia a girare il mondo, facendo la hostess sugli aerei e a terra e lavorando anche nel settore alberghiero e in quello della moda. Tornata in Inghilterra nel 1972, dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, la Perry inizia a scrivere romanzi storici. Il successo però le arride solamente quando ha l’idea di realizzare un romanzo poliziesco ambientato in epoca vittoriana. Incomincia così la serie dedicata all’ispettore Pitt, a cui farà seguito, qualche tempo dopo, quella incentrata sull’ispettore Monk. Entrambe le serie hanno ottenuto una vasta popolarità in Gran Bretagna e in tutto il mondo.

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Un mare senza sole di Anne Perry (Il Giallo Mondadori n. 3118), 322 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Daniela Marchiotti