Oltre ai vari episodi, sicuramente molto interessanti sono anche le origini di Penny Dreadful, che partono da un passato molto più lontano di quanto si potrebbe immaginare.
Innanzitutto il titolo della serie riprende il nome di un tipo di pubblicazione molto diffusa nel Regno Unito durante il XIX secolo. I Penny Dreadful uscivano in genere settimanalmente sotto forma di fascicoli molto economici (costavano appunto un penny) ed erano destinati a un pubblico di massa, il che significava che dovevano essere brevi, in modo che i lavoratori potessero leggerli nel tempo libero, e non troppo complessi. Il contenuto di tali libretti ruotava di solito attorno alle scabrose avventure di pirati sanguinari, vampiri o criminali veri e propri, delle cui vicende venivano dati resoconti più o meno romanzati.
Molti autori vedono i Penny Dreadful come i precursori in Europa del genere pulp.
Di sicuro a queste pubblicazioni di modesta qualità va comunque riconosciuto il merito di aver reso popolare il genere gotico, ma soprattutto di aver ispirato molti celebri scrittori, fra i quali lo stesso Robert Louis Stevenson. Inoltre alcuni dei protagonisti dei Penny Dreadful sono poi stati ripresi sia nel mondo delle letteratura sia in quello del cinema. Per citare uno degli esempi più famosi, il terribile barbiere Sweeney Todd fece la sua prima comparsa proprio fra i Penny Dreadful.
Per quanto riguarda il contenuto di questa serie televisiva, la fonte d’ispirazione va cercata in uno dei più celebri fumetti ideati da Alan Moore, ossia La Lega degli Straordinari Gentlemen.
Moore ripresenta in modo molto originale i protagonisti dei grandi classici della letteratura, riunendoli in un gruppo che ricorda le squadre di supereroi proposte da altri fumetti: non è un caso che il titolo della serie, in inglese The League of Extraordinary Gentlemen, rievochi la Justice League of America della DC Comics.
Della Lega creata da Moore sono esistite diverse versioni, che hanno visto in azione eroi quali il Capitano Nemo, il dottor Jekyll, Mina Murray (il principale personaggio femminile all’interno del Dracula di Bram Stoker) e molti altri protagonisti dei romanzi del periodo vittoriano. Tuttavia hanno fatto parte della Lega anche figure come Prospero, Calibano e Ariel (protagonisti de La Tempesta di Shakespeare), Don Chisciotte, Lemuel Gulliver e molti altri.
Una delle caratteristiche fondamentali del fumetto è rappresentata dalla sottile ironia attraverso cui Moore propone al lettore tutta una serie di rimandi alla cultura novecentesca, che ovviamente i membri della Lega non sono in grado di cogliere. A dir poco sorprendente, per esempio, è l’incontro fra Allan Quatermain (protagonista dei romanzi d’avventura di Henry Rider Haggard) e un Babbo Natale trovato in lacrime sul cadavere di un rappresentante di una bibita gassata americana. Altrettanto sorprendente è la descrizione di Babbo Natale: “uno sciamano popolare che nella notte del solstizio di mezzo inverno porta la gioia in tutte le case del mondo, trasportato da alcuni spiriti animali e aiutato dai suoi spiriti familiari, che lui definisce «piccoli aiutanti»”.
La Lega degli Straordinari Gentlemen divenne poi un film, per l’esattezza il secondo tratto da un’opera di Moore, dal momento che prima di esso anche il fumetto From Hell era stato riproposto sotto forma di film, conosciuto in Italia con il titolo di La vera storia di Jack lo Squartatore.
La storia raccontata dal film La leggenda degli uomini straordinari, uscito nel 2003 e diretto da Stephen Norrington, presenta diverse variazioni rispetto alla trama del fumetto. Per esempio, nel film il gruppo inizia ad essere riunito da Quatermain e non da Mina Murray, come invece avviene all’interno del fumetto.
La leggenda degli uomini straordinari è inoltre spesso ricordato per essere stato l’ultimo film interpretato da Sean Connery prima del suo ritiro dalle scene.
Usciti dalle pagine dei grandi della letteratura, dopo essersi avventurati nel mondo dei fumetti e in quello del cinema, ecco ora che Frankenstein e la sua creatura, Dorian Gray, Abraham Van Helsing e molti altri conquistano gli schermi dei nostri televisori e, dati i precedenti, il pubblico non può che attendersi un avvincente spettacolo.
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