Now Comics ha portato in Italia, prima in formato bonelliano in bianco e nero, e ora in formato originale a colori, il doppio albo a colori francese che, dal 2006 ha dato il via a una fortunata collana di apocrifi sherlockiani a fumetti.

1891. Tutti ritengono che Sherlock Holmes sia morto per mano di Moriarty, ma l'investigatore londinese è più vivo che mai e impegnato a fronteggiare dei nuovi nemici: i vampiri di Londra.

Superato l'impatto iniziale con un Holmes un po’ troppo anziano per la cronologia canonica e l'assunto di partenza, cioè la presenza dei vampiri, l'albo scorre con piacere.

Si ha subito l’impressione di essere inseriti in un mondo più vasto, con una ben precisa mitologia, di cui la presenza dei vampiri, che si nascondono ai più e hanno un accordo di non belligeranza con la regina Vittoria, è solo la punta dell’iceberg. È proprio questo accordo ha creare l’aggancio per il coinvolgimento di Holmes. Uno dei vampiri di Londra ha contravvenuto agli ordini del proprio padrone e sta compiendo delitti sempre più efferati a causa dei quali ben presto forze dell’ordine e cittadinanza potrebbero rendersi conto della natura sovrannaturale di tali crimini. Costretto col ricatto, Holmes dovrebbe trovare ed eliminare il vampiro ribelle. L’investigatore di Baker Street, però, è sempre un passo davanti a tutti, vampiri compresi, e la sua dedizione alla causa della giustizia non viene mai meno

Particolarmente curata e non banale è, infatti, la caratterizzazione di Holmes, terribilmente solo in questo momento di esilio forzato, malinconico, ma non cinico, capace di provare pietà anche per un vampiro.

Spesso gli apocrifi sherlockiani, quando sono conditi col sovrannaturale, danno origine a dei gran pasticci, ma devo dire che questa storia a fumetti mi ha regalato intrattenimento di buona qualità, segnalandosi per la sensibilità con cui la figura di Holmes è ritratta e per il suo bilanciare l'avventura gotica con il gioco intellettuale che è proprio delle avventure del grande detective.

Now Comics si sta impegnando a pubblicare, sia in formato bonelliano che in quello originale, tutta la serie originale. Le tavole, tuttavia, sono state pensate per il colore e le grandi dimensioni e nella versione da edicola soffrono, mente il bianco e nero non dà giustizia della ricerca coloristica operata dall’autore.