Appuntamento speciale con “Segretissimo Special” (Mondadori) che questo agosto presenta Il pozzo dei soldati, di Simone Faré.

La trama

La Silent Corporation è una società di mercenari. Il SAS inglese ha bisogno del suo aiuto per rimettere insieme i cocci di una black op andata male. Teatro d’azione, una città colombiana bagnata da due fiumi. In uno scorre denaro, nell’altro cocaina, e per ogni pecora che cerca di abbeverarsi ci sono almeno cinque lupi in agguato. La missione: recuperare un artefatto di cui un agente si era impossessato prima di fare una brutta fine. Tradotto, qualcuno deve infilarsi in un covo di narcos e uscirne vivo con l’oggetto tanto desiderato. Nell’operazione non sarà impegnata un’intera squadra, ma solo due elementi. Sotto copertura come consulenti militari esperti di combattimento tattico urbano, al servizio di un boss emergente. Al mercenario Clausewitz piace pensare di non credere in nulla. Non ha problemi ad accettare quelli che come lui combattono per sopravvivere o per soldi. I soldi sono un’ottima risposta a molte domande. Però la sua visione del mondo non basta a spiegare tutto ciò che dovrà affrontare in questa discesa agli inferi. Laggiù, nel mattatoio a cielo aperto di Santa Lupe Negra, c’è chi considera la vita come un pozzo. Sul fondo ci sono uomini, ci sono bestie e ci sono cose cattive. Ed è lì che comincia la lotta.

L'incipit

Personal commlink

Il maggiore Jeremy Atteley sedeva su una sedia nell'ufficio della Sileni Corporation, la società di mercenari per cui lavoravo o, meglio, a cui avevo giurato fedeltà. La mia società, per certi versi, la società a cui mi ero legato dopo essere fuggito da lui.

E adesso eccomelo di nuovo davanti, esattamente dove non doveva essere, ancora col piglio di chi comanda. La cosa più sgradevole era il senso di intimità violata che provavo, l'irrazionale imbarazzo, come se il tuo patrigno si mettesse a leggere il suo diario segreto o qualcosa di altrettanto maledettamente adolescenziale.

Sapevo che l'avrei trovato lì. Marcello, conoscendomi, mi aveva sapientemente preparato per un paio di settimane e l'idea di presentarmi, in ultima analisi, era stata mia. Non c era alcuna necessità che presenziassi a quella riunione di briefing, quello era dovere esclusivo del mio comandante, Konstantin, che infatti era entrato assieme a me. Io ero venuto solo guidato dall'assurda convinzione che se dovevo di nuovo rischiare il collo per Atteley lui doveva dirmelo in faccia.

— Benvenuti — disse Marcello alzandosi in piedi, per accoglierci. Atteley invece si limitò a girare la testa e sogghignare. Non so quante mostrine uno dovesse avere sulle spalle per smuovere in lui un po' di rispetto ed educazione.

— Ciao, Marcello — feci sedendomi. — Maggiore… — Lasciai che la parola mi sfuggisse dalle labbra senza nemmeno preoccuparmi che la udisse effettivamente. Un passo dietro di me non sentii Konstantin parlare, ma quello era già più normale, i suoi convenevoli erano sempre detti a mezza voce.

L'autore

Simone Faré, nato a Milano nel marzo del 1979, ingegnere informatico, lavora come sviluppatore software, anche se non per la realizzazione di videogiochi, sua grande passione, che forse l'ha spinto a iscriversi all'università. Scrittore fin da giovanissimo, con un occhio di riguardo per la fantascienza, ha pubblicato nel 2009 Milano ultima fermata con Cabila e nel 2016 Marieke con 0111 Edizioni. Considera se stesso un "nerd delle epoche antiche", caratteristica che sicuramente gli è risultata molto comoda nella stesura di romanzi di spionaggio.

Info

Il pozzo dei soldati di Simone Faré (Segretissimo Special n. 46), 224 pagine, € 5,90