Perry Mason e le zampe di velluto di Erle Stanley Gardner, Mondadori 2021.

Inizio promettente per un appassionato di scacchi come il sottoscritto “Il sole autunnale batteva sui vetri facendoli scintillare. Perry Mason era seduto alla sua scrivania: il suo volto faceva pensare alla faccia di un giocatore di scacchi che studia la posizione dei vari pezzi.” E gli ci vorrà proprio l’abilità di un giocatore di scacchi per risolvere il problema presentato dalla signorina Eva Griffin che non piace per niente alla segretaria Della Street. La sua richiesta è particolare, molto particolare. L’avvocato dovrebbe impedire, mediante pagamento, la pubblicazione di un pezzo sul giornale scandalistico “Citizen” che rivelerebbe il suo rapporto sentimentale con il noto uomo politico Harrison Burke. Tra l’altro visti insieme in un luogo dove è avvenuto un omicidio! Il nostro “lottatore”, per sua stessa definizione, si mette in moto e, attraverso pedinamenti e astuzie varie, scopre che Eva Griffin è in realtà la moglie di George Belter, uomo ricco di affari e il vero proprietario del giornale (non il prestanome Frank Locke). La faccenda si complica…

Soprattutto quando, durante un uragano, arriva la telefonata di Eva Belter e, in seguito al loro incontro, la notizia dell’uccisione in casa di suo marito con un colpo di pistola. Era, aggiunge, con qualcuno che aveva la stessa voce di Perry Mason! Ora occorre davvero tutto l’ingegno di un giocatore di scacchi per uscire indenni da questo pasticcio, magari anche con l’aiuto dell’amico investigatore Paul Drake. Intanto viene fuori dal testamento del morto che l’erede principale è il nipote Charles Griffin, un giovanotto che spende e spande in giro per locali notturni. Era assente dalla casa al momento dell’omicidio ed è ritornato ubriaco solo a tarda notte con una gomma a terra della macchina. Infine c’è la governante che sembra nascondere qualcosa così come la figlia e intanto il politico Burke è sparito, non si trova…

Al centro della storia Perry Mason in perenne fibrillazione, scontri continui con la cliente che per lui mente, finge di piangere, di disperarsi  e se la ritrova spesso tra i piedi. Passa veloce da un personaggio all’altro per capire, sondare, conoscere, per mettere insieme i tasselli dell’incasinato puzzle. Non si ferma davanti a nulla, le prova tutte, attacca, si difende, contrattacca, usa ogni mezzo possibile, dalle informazioni al  denaro, dalla persuasione alle minacce in una vicenda di menzogne e ricatti che mette in crisi persino la bella segretaria Della Street. Anche perché, se la bugiarda Eva Belton rivelasse alla polizia di quella voce da lei sentita…

Come primo caso per il nostro famoso Avvocato mica male!

Per La storia del premio Tedeschi di Vincenzo Vizzini abbiamo i vincitori del 1998, 1999 e 2000. Precisamente Giancarlo Narciso, Annamaria Fassio e Giulio Leoni.