Nero fiorentino di Luca Doninelli, Bompiani 2023.

Firenze 2010. Durante un sopralluogo per verificare l’origine di uno strano allagamento nel sotterraneo di un antico palazzo cittadino, il manutentore Giuseppe Masina riviene, nel doppio fondo di un vecchio mobile da archivio, un involto con due antiche tavole. L’involto viene portato dallo stesso Masina alla segretaria generale della Dombey & Son, la casa di moda che occupa il palazzo, dottoressa Loredana Fallai che a sua volta lo consegna all’ex amante prof. Oreste Marcucci, ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Firenze. Questi riconosce essere le stesse tavole adoperate da ser Filippo Brunelleschi per definire la prospettiva a punto di fuga unico. Una bella scoperta…

Due giorni dopo, di sera, la Fallai viene uccisa con un colpo a bruciapelo nella tempia sinistra attraverso il finestrino abbassato nella sua automobile mentre aspetta l’apertura del cancello di casa. E Oreste Marcucci sparisce insieme alle tavole. Perché l’omicidio e perché la sparizione? Cosa c’è dietro a questo illustre reperto?…

Il caso non fu risolto ma quindici anni dopo, quando si indice un concorso per il completamento della facciata di San Lorenzo, un evento che richiama studiosi da tutto il mondo, ecco che il mistero delle tavole ricompare insieme agli omicidi. La prima delle nuove vittime è Paolo del Chierico, ex amministratore delegato della casa di moda, ucciso a colpi di pistola nella sua macchina. La sorella Lucia, scrittrice e amante degli scandali soprannominata “Il mamba nero”, insieme alla fidanzata di Paolo Giulia Landi e a Maria Giovanna, la figlia della Fallai, indagheranno per cercare la verità.

Siamo in un momento particolare della storia complicata dai cambiamenti climatici: scioglimento dei ghiacciai, desertificazione, terremoti, maremoti, incendi, siccità e chi più ne ha più ne metta (oggi ancora peggio). E in una città come Firenze ormai invasa da una tribù di popoli venuti da tutte le parti del mondo. In questo contesto abbiamo diversi personaggi (li troveremo ben specificati prima dell’inizio) che agiscono nelle loro variegate sfaccettature, i sospetti, i pensieri, i dubbi, le riflessioni anche sulla vita, sull’esistenza, sull’incerto o addirittura devastante futuro che li aspetta. Con le domande che affiorano ininterrotte. Dove sono le tavole? Perché non sono state fatte conoscere? E se l’assassino, o gli assassini fossero tutti morti? Possono uccidere anche da morti?…

Qui mi fermo. Ci troviamo di fronte ad una storia davvero complessa in cui la realtà sfugge spesso alla comprensione, l’omicidio è in agguato anche in altra parte del mondo dove scopriremo qualcosa su Ruggero che vive sotto falso nome e l’ambaradan di tutta la vicenda.

Buona lettura.