"Montalbano sono" potrebbe presto diventare una delle frasi celebri della letteratura mondiale del crimine, un po' come "Elementare, Watson". Andrea Camilleri e il suo commissario dell'immaginaria Vigata sono infatti tra i 50 autori di gialli che "bisogna leggere prima di morire", una lista stilata dal Daily Telegraph britannico, che pone lo scrittore siciliano accanto a mostri sacri del genere come Arthur Conan Doyle, padre di Sherlock Holmes, Edgar Allan Poe, l'inventore del genere, e Agatha Christie, con i suoi Hercule Poirot e Miss Marple. Secondo i critici letterari del Telegraph "la scrittura di Camilleri si adatta al suo eroe, il commissario Montalbano (che nelle traduzioni in inglese diventa 'inspector', ispettore), un siciliano con un grande senso dell'umorismo. Il vero soggetto dei libri di Camilleri è lo stato della Sicilia, ma i suoi personaggi sono vividi, e i loro dilemmi eterni". Il romanzo che secondo il Telegraph è essenziale leggere è 'La pazienza del ragno', uscito in Gran Bretagna nel 2007.

 La popolarità di Camilleri oltremanica è letteralmente esplosa negli ultimi due anni: non è inusuale vedere vetrine di librerie con molti dei suoi libri in bella mostra, accanto a quelli dei sempre più popolari autori noir italiani, da Lucarelli a Carofiglio. In un paese che legge pochissimo libri tradotti, la sua presenza in un elenco del genere è un fatto a diro poco straordinario (il 90% degli autori inclusi sono infatti di lingua inglese). La lista del Telegraph non è una classifica, ma un insieme di 'pari' che meritano di essere letti. Si va da Charles Dickens ("era ossessionato dal crimine. L'ispettore Buckett di Bleak House è uno dei primi detective apparsi nei romanzi") a Patricia Highsmith; da Georges Simenon a Dashiell Hammett( di cui si raccomanda 'Il falcone maltese'), da Friedrich Durrenmatt (per il suo 'La promessa') a Raymond Chandler, a Ed McBain, l'inventore del romanzo giallo che segue passo passo la procedura della polizia. Presentando la lista, gli autori dicono che il compito è stato assai arduo, che ovviamente l'elenco è soggettivo e che in nessun caso "la popolarità non è stata presa in considerazione per includere un nome, salvo incidentalmente". Più che altro, scrivono, si è cercato di includere "scrittori di gialli che sanno davvero scrivere. Qualsiasi lettore serio trarrà grande beneficio dalla lettura di questi autori".