– Giusta domanda, Watson. E’ per qualcosa che accadde quando Gruffyd tornò a Londra, per stabilirsi proprio nella vecchia casa di Aldgate Street. In breve, divenne assiduo dell’appartamento posto al nove di Grafton Terrace.– Oh? – feci senza capire.– Era l’abitazione di Karl Marx – spiegò asciutto Holmes.

– Esatto – confermò Mycroft. – Almeno sino a quando, nel 1883, un provvidenziale ascesso polmonare non ci ha liberati della sua ingombrante presenza. Ovviamente, la casa era sorvegliata dalla nostra polizia. Oltre che da quella austriaca, tedesca e chissà da chi altri ancora. In realtà le visite si sono esaurite in poche settimane, ma tanto è bastato perché Gruffyd fosse schedato come sovversivo dalla polizia di mezza Europa. In seguito, il nostro si è dato allo spiritismo, appassionandosi a far ballare i tavolini. Ma anche questa è stata una passione di breve durata perché ben presto è entrato nella cerchia di Hargrave Jennings, un sedicente mago che si vanta di praticare una sorta di magia basata… – Mycroft tossicchiò. – Ehm, su pratiche sessuali.

– Un degenerato, insomma! – esclamai indignato.

– Forse. Ma con un certo seguito in un’importante frangia massonica, la Societas Rosacruciana per l’esattezza.

– Un nome altisonante, per una congrega di pervertiti!

– Be’, be’. Consideri che annoverano tra i fondatori lo scrittore Bulwer Lytton…

– Mai piaciuto! – replicai seccamente. – Ma anche se vantassero il patronato di Omero redivivo, Scotland Yard deve intervenire. Va fatta pulizia, e subito!

– Però, Watson, – disse paziente Mycroft – ora come ora, nessuno può dire che compiano atti contrari alla decenza. Per quanto ne sappiamo, quelle di Jennings potrebbero essere solo chiacchiere.

– Dice bene: potrebbero! Dunque, occorrono indagini approfondite. E se la polizia non risultasse all’altezza, tocca a lei porre rimedio a questa… questa ignominia.

– Temo che lei sopravvaluti i miei poteri d’intervento. Vede, è praticamente impossibile tenere sotto controllo la miriade di gruppi e gruppuscoli occultisti attivi in città. Spuntano come funghi dopo le piogge d’autunno, si aggregano, cambiano nome, spariscono… E, finché non turbano la civile convivenza, ho questioni più pressanti da seguire.

– Miriade, – ripetei a bassa voce – oggi e a Londra…

– Capisco la sua meraviglia, – disse Mycroft – ma le cose stanno così. Comunque, ciò chiarisce almeno come Gruffyd possa conciliare il suo penchant per l’occultismo ad una smodata passione per i piaceri della carne. Se posso essere esplicito, ama accompagnarsi con prostitute e predilige proprio quelle che battono i più laidi marciapiedi dell’East End. Beve anche, e molto. Insomma, ci è parso uno sfaccendato in cerca di sensazioni forti e abbiamo archiviato la sua pratica. Ma quest’anno è successo un fatto nuovo: Gruffyd ha ricominciato a viaggiare. Dopo un tortuoso itinerario nel continente, di cui non so quasi nulla, in agosto è tornato a Vienna. La polizia austriaca si è ricordata di lui e l’ha tenuto d’occhio. Risulta che là si sia limitato a frequentare donnine allegre, birrerie e occultisti, ma poiché uno di questi, Herman Bahr, è intimo del noto sovversivo Viktor Adler, gli Austriaci hanno deciso di indagare a fondo. Quando Gruffyd è andato a fare il turista gaudente a Salisburgo, la polizia ha scovato in una città vicina, per l’esattezza Braunau, un poveraccio ufficiale di dogana, sposato ma gran bevitore e cacciatore di gonnelle, e gli ha ordinato di farsi amico lo straniero. A quanto ho capito, questo Alois Schicklgruber non dev’essere un’aquila, tra l’altro non sa una sillaba di inglese, ma quando ha avvicinato Gruffyd, che invece parla un ottimo tedesco, spacciandosi per uno scapolo possidente, è riuscito ad accattivarsi a tal punto la sua simpatia, sulla base della comune passione per gli stravizi, che questi gli ha proposto di essere suo ospite a Londra.

Holmes, che aveva seguito questa parte del racconto scuro in volto, esclamò: – Non va! Non va per niente!

– Infatti, Sherlock, è questo il problema. I superiori di Alois, persuasi di avere individuato un agitatore politico, gli hanno ordinato di seguire Gruffyd e scoprire le ragioni del suo viaggio in Austria, sebbene il doganiere, che tra l’altro ha la moglie incinta, non ne fosse per niente entusiasta. In breve, dal 25 agosto i due risiedono nella casa al numero 513 di Aldgate Street e dalla stessa data, Alois manda regolari rapporti al suo governo per il tramite di spie presenti tra gli immigrati austriaci nell’East End.

– Un momento! – esclamai allibito. – Intende dire che il nostro governo sa di spie straniere all’opera a Londra e che non fa nulla per metterle in condizioni di non nuocere?

Mycroft scrollò le spalle massicce. – Watson, va così anche per i nostri agenti all’estero... perlomeno in certi ambiti, da quando Gran Bretagna, Austria, Germania, Italia e Spagna hanno sottoscritto l’Alleanza d’Oriente. I protocolli segreti dell’intesa prevedono che i paesi associati collaborino anche nella lotta contro la sovversione. Del resto, molto di quanto vi sto dicendo mi viene proprio dalla polizia austriaca.

– In sostanza, – intervenne impaziente Holmes – che cosa dice Schicklgruber nei suoi rapporti?

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