In Le ombre inquiete troviamo un Jean-Patrick Manchette  inedito, con un libro in cui spicca la sua vena, spesso ironica e tagliente, di saggista che scrive di romanzo poliziesco, noir e letteratura gialla, contagiando e divertendo con intelligenza il lettore.

Come un protagonista di un suo romanzo, vediamo Manchette fare delle vere e proprie scorribande tra i generi e tra le loro evoluzioni; ricostruire le biografie dei padri fondatori e dei maggiori rappresentanti ­ da Dashiell Hammett a Raymond Chandler, da Ross Macdonald a James Ellroy; smontare con gran divertimento il metodo di indagine di alcuni protagonisti come Ercule Poirot o Miss Marple. Per sconfinare infine dai romanzi al cinema, dove Manchette si mette a giocare con gli originali, le riscritture cinematografiche e i rifacimenti, di film in film.

"Ci fanno ridere, sempre e comunque", scrive Manchette, "i pennivendoli che eternamente dichiarano che questo o quel libro è più di un ³poliziesco². Il noir, grandissimi minchioni, non ha aspettato voi per raggiungere un livello che quasi nessuna scuola letteraria di questo secolo è riuscita a eguagliare".

Le ombre inquiete

Jean-Patrick Manchette

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