Sono sincero. Mi sarebbe piaciuto anche se non mi fosse piaciuto, ma poiché mi è piaciuto ho tirato un sospiro di sollievo perché dire una bugia a proposito di libri è per me difficile come pagare le tasse per Valentino (e non solo per lui). Parlo di Toscana in giallo, Felici editore 2006, una raccolta di racconti gialli (appunto) scritti da autori toscani. E siccome e so toscano anch’ io e vu capite vero i mi disagio…

Oh, diciamoci la verità, non raggiunge le vette di altre antologie similari (poche) scritte da fior di maestri del genere, ma è una buona antologia che fa trascorrere il tempo in una piacevole lettura. E poi solo a sentre i nomi, o meglio i cognomi, vi viene voglia di leggerlo: Alberti, Nelli, Nepi, Paglianti, Parigi, Sozzi, Pesaresi, Salvatori, Santini, Scarpellini, Vichi e Zucchini. Chi un conosce i Nelli o lo Scarpellini tanto pe’ piglià du nomi a caso, via!

Naturalmente scherzo nel mio gergo staggese. La presa in giro qui da noi in Toscana è d’obbligo. Segno di affetto e simpatia. E poi magari il Nelli e lo Scarpellini sono davvero conosciuti più di Camilleri e allora santa la mia ignoranza.

In questi undici racconti ci si trova parecchio di toscano e altro: violenza, mistero, furbizia, grottesco, richiamo alla storia, ironia impastati in una lingua ora alta e forte  ora tendente al basso con quella spigliatezza popolare tipica delle nostre parti. C’è il dramma intero, scuro e profondo di Il demone di Velatri di Claudia Salvatori che si pone ad un livello più alto degli altri racconti (solo questo vale da solo il libro) e c’è il dramma circonfuso di una perfida ironia; ci sono personaggi tipici di ogni paese toscano con i loro problemi, le loro aspirazioni, i loro modi di fare, agire e parlare. Semplici e sfrontati allo stesso tempo. E quindi veri.

Copertina buona, ottima rilegatura, pagine 182, prezzo dieci euro. Ma i che vu volete di più?

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it