Della scrittrice inglese Louise Welsh viene pubblicato, in questi giorni, il suo recente romanzo L’illusionista (The Bullet Trick – 2006).

In precedenza avevamo avuto il piacere di leggere La stanza oscura (The Cutting Room – 2002, romanzo che è stato nominato per molti premi letterari fra cui nel 2003 l’Orange Prize for Fiction, vincendo poi il premio “Crime Writer’s Association”.

L’autrice è nata nel 1965 a Londra, ha studiato Storia presso

la Università di Glascow ed in quella città ha lavorato a lungo come libraia. Attualmente risiede e Edimburgo.

La sua passione per i libri l’ha spinta a cimentarsi con la scrittura. Il suo

primo romanzo (La stanza oscura) ha ottenuto un lusinghiero successo per le sue elevate qualità letterarie e l’intreccio originale ed è stato accolto come una rivelazione dalla critica inglese.

Nel suo ultimo romanzo, anch’esso molto apprezzato dalla critica inglese, l’autrice ci narra le avventure di William Wilson, un illusionista e prestigiatore. La narrazione si svolge su due piani temporali diversi e le esperienza del protagonista si svolgono  tra Glascow, Londra e Berlino.

Il mago “ruba” con estrema destrezza una busta che un ispettore di polizia, prossimo alla  pensione, ha conservato per più di trent’anni. Questo furto in apparenza “da poco” scatena una serie di morti ed un lungo inseguimento di chi vuole recuperare ad ogni costo quella busta ed è disposto a torturarlo a morte. E proprio l’illusionista scoprirà che nulla è come sembra: gli amici possono tradirti e poliziotti “cattivi” possono salvarti.

Ancora un romanzo conturbante e serrato dove l’autrice mette in mostra la sua sorprendente capacità di fondere una scrittura ad alto livello con uno stile denso ed incisivo.

Per la presentazione di questo romanzo, l’autrice è stata in Italia dall'1 al 3 ottobre.

la “quarta”:

Una cappa caliginosa copre Glasgow, avvolgendo figure della notte che si rintanano come ratti. Da giorni William Wilson non vede la luce del sole. Né gli interessa. Un’esistenza da fuggiasco è tutto ciò che gli riserva il futuro. La sua vita, quella vera, è finita un anno fa, quando lui — il re dei maghi da strapazzo, il più disilluso dei prestigiatori — ha rubato una busta dannatamente pericolosa. Sembrava un giochetto da ragazzi: un rapido gesto e la busta che l’ex ispettore Montgomery custodiva gelosamente da trent’anni ha cambiato tasca. Come contropartita Bill, un uomo d’affari dalla coscienza non proprio impeccabile, gli ha promesso un bel gruzzolo.

Peccato che Bili sia morto improvvisamente, prima che William gli consegnasse la refurtiva. Delitto passionale secondo la polizia. William non ci crede nemmeno per un secondo. Sa che quella busta scotta. Quello che ancora non sa è di avere per le mani la chiave di un vecchissimo caso irrisolto. A quanto pare trent’anni non sono bastati a calmare le acque, se qualcuno è ancora disposto a uccidere per recuperare quella maledetta busta. A William, schiacciato dal senso di colpa per quanto ha fatto, non resta che indagare, ma si troverà ben presto incastrato in una spirale di crescente tensione, perché niente è più illusorio della realtà. Se vuole salvarsi, William l’illusionista sarà costretto a improvvisare un gioco più grande di lui, del quale, per la prima volta, non conosce il trucco.

Dai night fumosi di Berlino ai bassifondi di Glasgow, alla Londra scalcinata dei perdenti.

 

L’illusionista  di  Louise Welsh (The Bullet Trick, 2006, Traduzione Sara Caraffini, Garzanti Libri, collana Narratori Moderni, pag. 359, euro 18,60)

ISBN 978-88-11-68577-7