Un nostro lettore ci segnala che sul sito del CCI-Italia, Chess Collectors International - CCI (ovvero una associazione mondiale di collezionisti e amanti di scacchi d'interesse storico ed artistico affiliata alla FIDE - Fédération Internationale des Echecs - con sede a Losanna in Svizzera)

è presente un articolo su Sherlock Holmes e il gioco degli scacchi. Il link è il seguente: www.cci-italia.it/me/vholmes.htm

L'articolo è opera di Carmelo Coco che nella sua disamina cita alcuni passaggi del Canone, tra cui:

da The Adventure of the Blanched Soldier,

His great eyebrows came down over his eyes, and he tapped his fingers impatiently on the table. He looked up at last with the expression of one who has seen his adversary make a dangerous move at chess, and has decided how to meet it.

Inarcò le grandi sopracciglia e batté, impazientemente, le dita sul tavolo. Poi mi guardò con l'espressione di uno che ha visto il suo avversario fare una mossa pericolosa nel gioco degli scacchi e ha deciso come contrastarla.

Da  The Adventure of the Mazarin Stone:

Holmes looked at him thoughtfully like a master chess-player who meditates his crowning move..

Holmes restò pensieroso come un maestro degli scacchi che medita la sua mossa migliore

Per supportare l'articolo l'autore  scrive infine: "dunque, Sherlock Holmes conosceva il gioco degli scacchi. Resta un solo dubbio: il geniale investigatore sarebbe stato un altrettanto geniale scacchista? Immaginate lo studio in rosso, Holmes seduto con la solita pipa accesa e Watson accanto a lui davanti ad una scacchiera. Watson osserva:

- Nessuno avrebbe creduto alla vostra vittoria dopo quel sacrificio di cavallo che a tanti, al club, è parso arrischiato e fuori da ogni logica.

- Era l'unica mossa da fare per conseguire una brillante vittoria. Tutto era stato calcolato. Negli scacchi gli indizi sono palesi ma non tutti sanno decifrarli. Questa è la differenza che esiste tra un maestro e un buon dilettante.

- Volete dire che siete stato in grado di calcolare tutte le conseguenze possibili prima di effettuare quel sacrificio?

- Certamente, Watson.

- Ma si trattava di dodici mosse e di tutte le possibili varianti.

- Le varianti avrebbero portato ad un matto più rapido, come è facile verificare. Ho trattato la partita, fin dal suo inizio, come un mistero da risolvere. La ferrea logica del movimento dei pezzi degli scacchi non può mentire. Le mosse degli scacchi non sono imprevedibili come quelle di un assassino o di un ladro. La forza del metodo deduttivo è applicabile in molti campi: nella criminologia, nella scienza, nella medicina.

- E nel gioco degli scacchi.

- E' evidente, Watson."