Ancora un giallo scritto da un autore italiano. Questa volta si tratta di Pier Francesco Paolini che ci presenta La giostra dei topi.

Pier Francesco Paolini è nato a Senigallia ma attualmente vive e lavora  a Roma. E’ autore di romanzi e commedie, saggi critici e poesie. La sua narrativa comprende: Relazioni irregolari (Feltrinelli, 1969), L'atto delle tenebre (Bompiani, 1979), Il peccato immortale (Bompiani, 1983), Disguidi del destino (Bompiani, 1991), Il gatto guercio (Newton Compton, 1993), altri due suoi romanzi sono di imminente pubblicazione.

Per il teatro ha scritto il dramma in versi I misteri della carne (ed. Lubrina, Bergamo, 1990) e le commedie I trapassi della forma (rappresentata con il titolo Io cane al Teatro dei Satiri in Roma, nel 1994), Nasturzio e Kasimer (finalista al Premio Fondi La Pastora nel 1996) e Incroci di parole (pubblicato sulla rivista "Inchiostri" nel 2000). È autore di numerosi saggi critici, fra cui uno su Hemingway che, apparso su "Letterature moderne" di Francesco Flora, è stato pubblicato in America presso la Hill & Wang di New York, in un volume curato da Carlos Baker. Oltre a poesie sparse su giornali e riviste, ha pubblicato un'antologia di traduzioni poetiche: La vacanza del tranviere (Edimond, Città di Castello, 2000). È stato per anni redattore della rivista "Il Caffè" di G.B. Vicari. Come traduttore ha all'attivo oltre 200 titoli di una sessantina di autori (da Dickens a Faulkner, da Conrad a Virginia Woolf, Scott Fitzgerald, Woody Allen, Bukowski, Gore Vidal, Saul Bellow, Philip Roth, Thomas Pynchon e altri).

Con questo romanzo ci presenta un giallo dalle forti tinte.

 

la “quarta”

 

Solo a un folle criminale poteva venir in mente di replicare, pari pari, una “novena” di delitti commessi nel XIII secolo – nello Stato della Chiesa – da un maniaco sessuale-religioso.

Passato dalla storia alla leggenda come Monsignor  La Morte, questo maniaco si avvaleva della sua fama di “santo confessore” e sceglieva le sue vittime fra donne perdute e adultere: dopo averle “assolte”, le sgozzava, ne beveva il sangue e ne possedeva il corpo ormai “orfano” dell’anima beata.

Quando analoghi delitti incominciano a ripetersi, puntualmente, ogni primo venerdì del mese, per lo stesso movente e con le stesse modalità di 700 anni prima, lo stesso “rituale”, in Umbria, negli stessi luoghi di allora — è logico che gli inquirenti si convincano di aver a che fare con il classico serial killer “tematico”.

 

La giostra dei topi di Pier Francesco Paolini (2008, Robin Edizioni, collana

La Biblioteca, pag. 39, euro 15,00)

ISBN978-88-7371-375-3