Il romanzo giallo Chi è il colpevole (Ask a Policeman, 1933) non ha un solo autore ma ben sei, infatti  su invito di Milward Kennedy, il suo collega John Rhode (pseudonimo di Cecil John Charles Street) scrisse un lungo prologo su di un possibile omicidio e poi il romanzo fu di volta in volta portato avanti da altri autori che sono: Anthony Berkeley Cox, Gladys Mitchell, Dorothy Leigh Sayers e infine Helen Simpson.

Erano tutti soci del famoso Detection Club creato nel 1928 a Londra su iniziativa di Anthony Berkeley.

Questo club divenne ben presto non solo la  più prestigiosa associazione di scrittori di romanzi polizieschi, ma anche un’accademia del genere giallo che stabiliva regole e codice etico. I membri originari, tutti celeberrimi, erano rigorosamente autori di “detective novels”, termine che non includeva romanzi d’avventura, thrillers o storie in cui l’indagine su un delitto non era l’elemento principale, ma col passare del tempo tale requisito non venne più richiesto. Il primo presidente fu G. K. Chesterton seguito da E. C. Bentley, Dorothy L. Sayers, Agatha Christie (per qualche anno coadiuvata da Lord Goreil che, per l’estrema timidezza della scrittrice, si occupava di proporre brindisi e tenere discorsi), Julian Symons, H. R. E Keating e, dal 2000, Simon Brett. Per lungo tempo gli unici americani a fame parte furono John Dickson Carr e Patricia Highsmith, non per sciovinismo bensì perché all’epoca vivevano in Inghilterra e potevano partecipare alle riunioni dell’associazione. Si diventa membri del Detection Club solo su invito dei soci e in seguito a una procedura molto complessa che prevede anche il “giuramento” — riportato in fondo al libro — da parte del candidato di comportarsi con la massima correttezza nei riguardi del lettore.

 

la “quarta”

 

Nel corso dei primi anni di vita del Detection Club di Londra, i soci pubblicarono alcuni gialli scritti a più mani. Chi è il colpevole? (Ask a Policeman, 1933), finora inedito in Italia, è uno di questi, John Rhode, su invito del collega Milward Kennedy, compose un lungo prologo nel quale viene raccontato l’omicidio di Lord Comstock, potente e detestato magnate della carta stampata. Il delitto è stato commesso nello studio della sua dimora di campagna mentre il segretario era impegnato nell’ufficio accanto e alcuni importanti personaggi si trovavano in un paio di salottini della villa in attesa di essere ricevuti. Scotland Yard, non riuscendo a venire a capo dell’enigma, chiede aiuto ad alcuni celebri investigatori dilettanti. A questo punto Rhode passa la mano e il ruolo di autore viene di volta in volta assunto dagli altri scrittori che cercano di risolvere il caso mettendo in campo i detective da loro creati. La mirabile trovata è che ciascuno prende a prestito il personaggio e lo stile narrativo dell’altro: così, per esempio, l’indagine di Roger Sheringham, inventato da Anthony Berkeley, viene raccontata dalla penna di Doiothy Sayers, la creatrice di Lord Peter Wimsey, e viceversa. Il romanzo è uno straordinario esempio della grande versatilità e della fervida inventiva di sei protagonisti dell’età d’oro del giallo.

 

Chi è il colpevole di A. Berkeley, M. Kennedy, G. Mitchell, G. Rhode, D.L. Sayers, H. Simpson (1933, Ask a Policeman, Traduzione Dario Pratesi, Marco Polillo Editore, collana I Bassotti 58, pagg. 310, euro 13,90)

ISBN 978-88-8154-308-3