In libreria il romanzo Ladri a Nottingham (Rough Treatment, 1990) dello scrittore John Harvey.

E’ il secondo romanzo della lunga serie dedicata a questo personaggio, il primo dal titolo Cuori solitari (Lonely Hearts, 1989) era stato ristampato lo scorso anno sempre da Giano editore.

L’autore è nato a Londra nel 1938, ha vissuto a lungo a Nottingham dove ha insegnato cinema e letteratura all’università.

Oltre ai romanzi scrive anche poesie, testi teatrali e anche testi per la Tv e la radio. Nella sua carriera di scrittore ha usato moltissimi pseudonimi con una vasta produzione, oltre novanta volumi, tra romanzi per adulti, per ragazzi e romanzi gialli.

Alcune serie interessanti sono: Scott Mitchell (4 volumi); Deathshop (scritta con il nome di Jon Barton - 3 volumi); Frank Elder (3 volumi – i primi due pubblicati da Cairo Editore).

Ma la serie più importante, che gli ha dato grande successo, è quella che ha come protagonista Charlie Resnick ispettore a Nottingham, iniziata nel 1989 e arrivata a dieci titoli più una antologia di racconti.

La pubblicazione di questo secondo romanzo ci lascia ben sperare che

la Giano Editore sia intenzionata a proseguire con la stampa di tutta la serie.

John Harvey con i suoi romanzi e con il protagonista Charlie Resnick ha portato una ventata nuova nel romanzo giallo raccontando la cruda realtà, facendo capire al lettore che le indagini che conduce il protagonista non sono un gioco di intelligenza o una sfida tra polizia e criminale, ma è un lavoro duro, fatto anche di errori e di carte da compilare. I suoi sono tipici gialli inglesi con la descrizione di una Inghilterra vera e interessante.

Nel 1998, Harvey ha vinto l’ambito Sherlock Holmes Award. Dopo aver vissuto a lungo a Nottingham, vive ora a Londra con la propria compagna e la giovane figlia.

Questo romanzo, scritto subito dopo “Cuori solitari” ha sancito definitivamente, almeno in Inghilterra, il successo di una serie definita la più importante degli ultimi dieci anni

Nel presente romanzo il nostro ispettore è chiamato a investigare nel sordido mondo che si cela dietro il “glamour” dell’industria televisiva.

 

 

Jerzy Grabianski è nato a un tiro di schioppo dalle bianche scogliere di Dover, ma non si è mai considerato un vero inglese. I suoi hanno lasciato

la Polonia nel 1939 e lui è venuto su troppo grande e grosso, con le spalle troppo larghe per essere un autentico suddito di Sua Maestà

la Regina.

Grice è più basso di statura, ma in fondo si sente anche lui uno straniero in terra inglese coi suoi completi marroni un po’ lucidi e le scarpe vecchie ai piedi.

Grice e Grabianski sono due ladri, ladri a Nottingham.

Sono appena entrati in una casa dove supponevano ci fosse della grana, visto che appartiene a un certo Harold Roy, uno sceneggiatore o forse un regista, insomma uno della televisione. Hanno fatto tutto come si deve, Grice e Grabianski, solo che a un certo punto, nel soggiorno, è comparsa la moglie del televisivo.

 Prima di farsi scappare un «Oh Cristo!» alla loro vista, la donna, abbigliata in una elegante vestaglia di seta, ha avuto il tempo di spegnere una sigaretta, svitare il tappo di una bottiglia di J&B Rare e versarsi una dose abbondante di whisky.

Grabianski si è messo a sbirciare divertito tra le falde della vestaglia per capire se là sotto la donna indossasse qualcosa oppure no, poi l’ha invitata con calma a collaborare, pena mettere inutilmente a soqquadro l’intera casa.

 Nel giro di qualche minuto, gioielli, contanti e carte di credito sono finiti dalla cassaforte di Harold Roy e consorte in una delle valigette in morbida pelle comprate da Grice e Grabianski in estate alle Isole Vergini. E non è tutto: dal fondo della cassaforte, come un coniglio da un cappello a cilindro, è sbucata la sorpresa: un bel chilo di pura cocaina...

 

Ladri a Nottingham di John Harvey (Rough Treatment, 1990, Traduzione Luca Conti, Neri Pozza Editore/Giano, collana NeroGiano, pagg. 320, euro 18,00

ISBN 978-88-6251-022-6